Leonardo: una sfida per il futuro

di Giuseppe Danza, Rsu Leonardo

Lo scorso 27 settembre abbiamo appreso da un comunicato stampa la notizia della costituzione della divisione Cyber Security di Leonardo con base a Genova. Nella nuova divisione sono confluite le Lob Cyber Security e ICT Solutions e la Lob Homeland Security & Critical Infrastructure. Come Uilm comprendiamo la volontà di valorizzare attività di così grande potenziale di crescita dove Leonardo può essere un importante punto riferimento oltre che un polo di aggregazione in un settore sempre più strategico, anche alla luce della recente acquisizione di Vitrociset. Tuttavia, restano da chiarire alcuni elementi non secondari della vicenda, a partire dagli aspetti occupazionali e logistici che non sono indifferenti a chi ha contribuito alla crescita di questo settore. Quale sarà il futuro delle attività rimaste oggi all’interno della Divisione SSI? Ciò che è rimasto all’interno costituisce un valore che non può essere dilapidato, che genera ricavi importanti e impiega più di mille lavoratori che vorrebbero conoscere il loro destino.
L’azienda interpellata in proposito ci ha proposto una semplice call conference, la Uilm si è rifiutata di condividere questa modalità di scambio delle informazioni dal momento che nel contratto di II livello è prevista la convocazione del Comitato Strategico, organismo deputato ad affrontare le scelte strategiche che l’azienda intende assumere. Abbiamo quindi denunciato il mancato rispetto degli accordi in materia di Relazioni Industriali che, tra le altre cose, favorisce il confezionamento di notizie false che certo non aiutano a migliorare una situazione già di per sé complicata.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE
Con questo spirito, il 3 ottobre scorso a Roma si è riunito il Coordinamento Nazionale Uilm delle Rsu di Leonardo. Tanti gli interventi dei delegati e dei segretari presenti che, con toni decisi e a più riprese, hanno rimarcato le criticità dell’azienda nei vari settori e nei diversi stabilimenti. In vista del rinnovo del contratto integrativo di Leonardo, il quale scadrà il 31 dicembre di quest’anno, la Uilm vuole cogliere questa opportunità non solo di rilanciare un’azienda strategica nel panorama industriale internazionale, ma ristabilire le corrette Relazioni Industriali che negli ultimi anni sembrano ormai quasi svanite.

I COMPLICATI RAPPORTI CON L’AZIENDA
La Uilm Nazionale e il Coordinamento tutto stigmatizzano fortemente l’attuale approccio aziendale alle Relazioni Industriali e lo scambio di informazioni verso le Organizzazioni sindacali e i lavoratori che non avviene attraverso gli organismi e nelle sedi già previsti dagli accordi in essere. Questo è quanto emerso durante il dibattito al coordinamento: una forte assenza di comunicazione da parte dell’azienda alla Rsu e alle strutture territoriali che negli anni è andata man mano affievolendosi, creando così solo disinformazione e panico sul futuro dell’azienda. Secondo la Uilm, i lavoratori e le Organizzazioni sindacali non possono e non devono essere esclusi dalle scelte e dalle riorganizzazioni aziendali, chiedendosi quale sia l’approccio del management Leonardo alle Relazioni Industriali dato che, come già precedentemente annunciato anni or sono, era intento comune tra sindacato e azienda rendere i lavoratori “soggetti attivi della vita aziendale”.

LA SITUAZIONE DI STALLO DELLA DIVISIONE AEROSTRUTTURE
Anche in area campana è in essere da tempo un forte clima di tensioni, dove le incertezze e le mancate prospettive per il futuro dei siti campani innescano timori sempre più crescenti. “Siamo ancora in attesa di un progetto – fanno sapere le segreterie Uilm Nazionale e Uilm Campania e la RSU Uilm degli stabilimenti Leonardo di Pomigliano e Nola in un comunicato congiunto – che recuperi le peculiarità e rilanci i siti campani. Progetto più volte annunciato, anche in occasione della recente visita dell’A.D. Alessandro Profumo”. Durante la riunione del 4 ottobre a Napoli, la delegazione campana della divisione Aerostrutture ha evidenziato le stesse criticità riscontrate durante i lavori del Coordinamento Nazionale “Se si vuole seriamente riorganizzare il Polo aeronautico campano occorre partire da un confronto con chi ogni giorno è impegnato a progettare e a produrre”.

IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO
Tanti i temi da discutere nel contratto integrativo lasciati in sospeso in questi anni. Con il primo Contratto Integrativo della One Company Leonardo sono state messe insieme le diverse esperienze contrattuali delle ex aziende di Finmeccanica, provando a iniziare un processo di armonizzazione che reputiamo si debba portare a compimento solo dove è possibile e senza penalizzazioni, migliorando i temi già affrontati. Alla luce di quanto emerso dai dibattiti durante le due riunioni, per la Uilm si presenta una sfida importante nell’imminente futuro di Leonardo. Una sfida che la Uilm decide di accettare partendo proprio dal rinnovo dell’accordo di II livello, ascoltando i pareri e le proposte dei lavoratori e delle RSU, pianificando sin da subito incontri a livello divisionale. Ci impegniamo a costruire una Piattaforma di rinnovo con l’obiettivo di individuare tutti i possibili temi da omogeneizzare fra le diverse Divisioni poiché è ora di colmare le tante differenze di trattamento esistenti anche fra i lavoratori della stessa Divisione.

LA PARTNERSHIP CON FINCANTIERI
Secondo la Uilm, è necessario innanzitutto ripristinare le corrette Relazioni Industriali a tutti i livelli, iniziando a dare risposte concrete “sui problemi legati alla quotidianità e soprattutto alle prospettive di crescita”, come le strategie industriali, le future alleanze commerciali, le acquisizioni per la crescita industriale, gli investimenti e i futuri progetti. A tal proposito ha accolto con favore la rinnovata partnership Leonardo-Fincantieri nel navale militare. Secondo quanto reso noto, il memorandum di intesa è finalizzato alla capitalizzazione delle competenze nel settore navale militare e, attraverso il rilancio della JV Orizzonte Sistemi Navali, consentirà di aumentare la competitività sul mercato internazionale e potrà diventare polo di riferimento per tutta la filiera delle aziende italiane del settore. “Il fatto che si stia effettivamente concretizzando questa collaborazione – ha dichiarato il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella – ci da ancora più soddisfazione, poiché spazza via la ridda di voci che continuavano a mormorare di dissidi più o meno latenti fra i due gruppi”. Secondo Palombella “questa è invece la prova tangibile che si sta dando seguito all’idea di fare sistema Paese, in un settore che in Europa non ha ancora assunto un assetto definito e che nel mondo riserva notevoli opportunità”. “Naturalmente – conclude – per un giudizio di merito siamo in attesa di conoscere i dettagli dell’accordo e l’impatto che avrà sugli assetti industriali e sui lavoratori delle due aziende, per questo chiederemo un incontro a Fincantieri e Leonardo, vogliamo comprendere meglio ricadute e opportunità di questa operazione”.

CONFRONTO CON IL MANAGEMENT
Tornando a Leonardo la Uilm ritiene necessario ricercare un confronto con il management e la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, nonché proporre soluzioni che rimarchino le idee dei lavoratori che la Uilm stessa rappresenta, suggerendo di incutere nei lavoratori quel senso di appartenenza all’azienda ormai affievolitosi negli anni, quel senso di appartenenza che fece di Finmeccanica una grande azienda e che i lavoratori vorrebbero riscoprire con orgoglio. Se non avrà queste risposte dal management di Leonardo, la Uilm non esiterà a rivolgersi all’azionista di controllo della Società.

 

One comment

  1. Sono un dipendente che svolge attività di manutenzione all’interno del sito Leonardo aerostrutture di Nola, la domanda che volevo porre è se noi come manutenzione si corre il rischio di riduzione del personale o che il contratto venga rescisso? In attesa di una vostra risposta vi porgo cordiali saluti.

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