Documento finale dell’Assemblea Nazionale Uilm

Si è svolta il 4 e 5 ottobre 2023 a Napoli, presso l’Auditorium dell’Hotel Royal Continental, l’Assemblea nazionale della Uilm Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici. È stato un momento di confronto importante, che si è svolto a un anno esatto dal Congresso Nazionale e che diventerà un appuntamento fisso per discutere dei temi che attengono al mondo del lavoro e dell’industria.

Presenti ai lavori, oltre ai 500 delegati e delegate da tutta Italia, anche la segreteria della Uil, i segretari regionali e i responsabili dei servizi.

A dare il via al dibattito, dopo i saluti istituzionali, è stato il Segretario generale della Uilm Rocco Palombella, che ha illustrato la relazione condivisa con tutta la Segreteria nazionale. Le conclusioni della prima giornata sono state affidate ad Emanuele Ronzoni, Segretario organizzativo Uil.

Il tema centrale dell’Assemblea è racchiuso nel titolo “Rimettiamo al centro il Lavoro stabile, sicuro e dignitoso”.

Il contesto di riferimento italiano è quello che purtroppo vede il Paese alle prese con un’inflazione altissima che ha fatto lievitare le bollette e aumentato il carovita, con una crescita prevista del Pil al di sotto delle aspettative (+0,8%). Contemporaneamente incombe ancora una pandemia, fenomeni epocali come la transizione ecologica e digitale e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che mettono a rischio milioni posti di lavoro.

I mutui hanno raggiunto livelli insopportabili, con gravi ripercussioni sulle famiglie e sul sistema delle imprese. L’alta inflazione ha fatto impennare anche i prezzi dei beni di prima necessità, frutto anche di una speculazione incontrollata.

Aumentano le disuguaglianze, la precarietà, il lavoro povero, la difficoltà dell’accesso alle cure per milioni di italiani. Oggi in Italia ci sono oltre 5,6 milioni di poveri assoluti (quasi 2 milioni di famiglie), con una ulteriore disparità tra Sud e Nord.

Nonostante sia migliorata la condizione dell’approvvigionamento di materie prime e semi conduttori, l’industria metalmeccanica – secondo i dati di Federmeccanica – ha fatto registrare un calo della produzione.

Alcuni settori sono in difficoltà a causa del calo della domanda e c’è un forte ricorso alla cassa integrazione.

Il lavoro in Italia soffre, è diventato sempre più precario, è stato indebolito, frammentato. Il Governo parladi aumento dell’occupazione di oltre 500mila nuovi posti di lavoro, ma 8 assunzioni su 10 sono precarie. Inoltre, 4,6 milioni di lavoratori guadagnano meno di mille euro al mese. Il Mezzogiorno continua a far registrare livelli di disoccupazione sempre più preoccupanti.

La nostra è una Nazione divisa non solo da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista occupazionale. Il Nord che cerca manodopera anche senza specializzazione e il Sud che continua a far registrare tassi di disoccupazione elevati.

 

Insomma, un’Italia che soffre complessivamente per motivi diversi, e proprio per questo la Uilm, insieme a tutta la Uil, è contraria all’autonomia differenziata.

Al centro del dibattito dei due giorni dell’Assemblea anche le relazioni con il mondo della politica e con il Governo Meloni, a un anno dalla sua elezione.

L’Assemblea ha valutato insufficienti le misure che il Governo sta portando avanti, anche a causa di una latente e continua assenza di politica industriale che va avanti da molti anni. I rapporti con i vari Ministri sono inesistenti e vi è un’approssimazione sui temi di grande rilevanza sociale.

Secondo dati ufficiali, dal 2019 a oggi, con una pandemia ancora in corso, i tavoli di crisi al Mimit sono passati da 149 a 57. E non perché siano state risolte le crisi, semplicemente perché il Ministero ha deciso di considerare nel conteggio vertenze di aziende con oltre 250 dipendenti.

Anche per questo, il 7 e 10 luglio scorso Fim Fiom Uilm hanno dichiarato quattro ore di sciopero nazionale con l’obiettivo di rimettere al centro il lavoro, il rilancio industriale, la risoluzione dei tavoli di crisi, i progetti e gli investimenti.

La Uilm non smetterà mai di sollecitare un cambio di passo verso un interessamento concreto ai problemi reali del Paese e dei lavoratori, in alternativa dichiara indispensabile imboccare la via della mobilitazione.

Dal dibattito sono emerse due grandi emergenze del momento: la violenza sulle donne e la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

I femminicidi da una parte e le morti bianche dall’altra sono il simbolo di un Paese che ha smesso di tutelare le persone, che non dà valore alla vita stessa e che insegue invece una logica al massimo ribasso che sta snaturando tutti gli aspetti della vita sociale.

La Uilm fa la sua parte contro la violenza sulle donne attraverso la Commissione delle Pari opportunità istituita con Fim Fiom e Federmeccanica-Assistal, attraverso la quale ha messo in piedi diverse iniziative di sensibilizzazione; sulla sicurezza sul lavoro, invece, da tempo la Uilm sostiene la campagna della Uil Zero Morti sul Lavoro, che chiede più controlli, più ispettori, più sanzioni per chi non rispetta la vita dei lavoratori. L’attenzione su questi due temi resterà massima.

In questo quadro lo strumento principale del sindacato per restituire dignità e potere di acquisto ai lavoratori e alle famiglie resta il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Per quanto riguarda tutti i contratti del comparto metalmeccanico lo stato dell’arte è il seguente:

– Per Confimi e Artigiani sono state presentate le piattaforme per il rinnovo ed è in corso la trattativa;

– Per Confapi, Cooperative e Orafi Argentieri nei prossimi mesi verrà presentata la piattaforma;

– Per Federmeccanica-Assistal è stata avviata una fase di confronto con Fim e Fiom, e di consultazione con le strutture regionali della Uilm.

I temi centrali della piattaforma della Uilm saranno in particolar modo la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per favorire la conciliazione vita-lavoro e adeguare la fabbrica alle necessità dei giovani lavoratori, e l’incremento dei salari come strumento per contrastare il carovita e per restituire ai lavoratori metalmeccanici italiani il potere d’acquisto perso ed eroso dall’inflazione.

La piattaforma conterrà anche tutti gli altri temi, fondamentali, come: formazione, sicurezza sul lavoro, inquadramento, appalti, parità di genere, relazioni industriali.

Tutti questi elementi, insieme, assumono ancora più importanza alla luce dei cambiamenti epocali ai quali stiamo assistendo e che non possono essere ignorati, ma vanno governati con tempi e regole certe.

La Uilm si batterà per una piattaforma contrattuale condivisa con Fim e Fiom e approvata da tutti i lavoratori entro la fine di quest’anno, per iniziare la trattativa con Federmeccanica e Assistal all’inizio del prossimo anno.

La sintesi dei due giorni è stata affidata al Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che ha ribadito la gravità della mancanza di una politica industriale nel nostro Paese, sottolineando l’assoluta necessità di individuare gli asset strategici sui quali puntare per lo sviluppo industriale, la ripresa dell’economia e il rilancio dell’occupazione. Oggi, peraltro, esiste una questione salariale che va affrontata e risolta valorizzando il lavoro, implementando la contrattazione e agendo sulla leva fiscale. In questo quadro si inserisce anche la proposta della Uil di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario per far fronte alle sfide dell’innovazione tecnologica e digitale e per coniugare sempre più i tempi di lavoro con i tempi di vita. Analogo impegno occorre anche sul fronte del welfare e delle pensioni per ridurre le diseguaglianze, per sostenere i più deboli e per favorire un’uscita dal mondo del lavoro secondo logiche di flessibilità legate alla gravosità dei lavori. La Uil confederale è mobilitata sin dall’inizio di quest’anno per sostenere tali rivendicazioni sia nelle iniziative di piazza, sia nel confronto col Governo che, però, ad oggi non ha ancora fornito risposte soddisfacenti su tutti questi capitoli. La Uil confederale resta in attesa di conoscere i contenuti della Manovra: se non dovessero essere recepite le richieste avanzate unitariamente, la Confederazione ne trarrà le conseguenze e metterà in campo le iniziative di mobilitazione necessarie a sostenere le proposte avanzate.

Tutta la Uilm sarà al fianco della Uil condividendone in pieno la linea politica e lotterà fino alla fine per rimettere al centro il lavoro stabile, sicuro e dignitoso

 

 

Napoli, 5 ottobre 2023      

Approvato all’unanimità