Consiglio Uilm Friuli Venezia-Giulia; Palombella (Uilm): “Territorio vive mancanza di manodopera, la politica inizi a programmare il futuro. È già tardi”

“Con i suoi 55mila metalmeccanici questo territorio assume naturalmente un valore molto importante per tutto il Paese. Qui si vive il paradosso della mancanza di manodopera specializzata e non, ma le vertenze non mancano. Basti citare Wartsila che nel luglio 2022 ha annunciato 451 esuberi; ma dopo una grande mobilitazione e diversi incontri al Ministero, ha ricevuto alcune proposte di interesse per l’acquisizione delle aree produttive: Mitsubishi, IMR e Christoff Industries. L’attenzione da parte nostra è massima”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.

“Tra le altre vertenze – aggiunge – anche la Flex che ha annunciato nel maggio 2022 una riduzione del personale di circa la metà della forza lavoro. Dopo un lungo braccio di ferro abbiamo raggiunto lo scopo di ridurre l’impatto delle fuoriuscite dei dipendenti, ma dobbiamo continuare a lottare per gli interinali; e la Nidec che si occupa di motori elettrici e dovrebbe essere in cima alla classifica delle aziende protagoniste della transizione ecologica per guidare quel processo di elettrificazione che sembra essere la via maestra dello sviluppo futuro”.

“A proposito di transizione – spiega il leader Uilm – in Arvedi è arrivata prima che altrove. Come sappiamo, a giugno 2020 è stato siglato un Accordo di Programma per la riconversione dell’area a caldo della Ferriera di Servola. Con l’accordo sindacale sono stati fissati gli elementi industriali e le tutele per i lavoratori coinvolti. La Uilm ha giocato un ruolo fondamentale in quella fase. Abbiamo avuto il coraggio di cogliere una sfida e cercare di accompagnare una riconversione industriale tenendo conto della tutela dei lavoratori e della validità di un percorso industriale. La maggior parte dei lavoratori ci ha dato ragione e ne ha approvato i contenuti”.

“Fincantieri – continua – è il principale polo industriale del Friuli-Venezia Giulia, oggi ha una situazione importante dal punto di vista dei carichi di lavoro. Dobbiamo prestare molta attenzione al tema della transizione ecologica che coinvolge anche il mondo delle navi. È stato rinnovato ad ottobre 2022 l’integrativo che ha dato risposte economiche in termini di incremento dei salari dei lavoratori”.

“Nel territorio di Pordenone – aggiunge Palombella – la cigo coinvolge diverse realtà e in particolare Electrolux dove purtroppo le prospettive per il 2023 non sono delle migliori. L’azienda nel corso del 2022 ha annunciato un piano di riduzione costi con un annuncio di 76 eccedenze nel solo sito di Porcia e per un complessivo di 222 eccedenze in Italia. Preoccupa molto il rumor di interesse da parte del colosso cinese Midea. Dopo la cessione di Whirlpool ai Turchi, abbiamo chiesto un tavolo ministeriale, ma ad oggi, in tal senso, pare non ci sia nulla all’orizzonte”.

“Ci sono una miriade di altre aziende storiche dove allo stato attuale registriamo una fase di crescita ed espansione, ma vi è un problema di reperimento di professionalità che accomuna tutti i settori; vi è una carenza ormai cronica di manutentori, meccatronici, manutentori elettrici, operatori a CNC, saldatori. Tutto questo – conclude – dimostra come la politica debba iniziare a programmare il futuro compiendo oggi le scelte giuste e coraggiose, avendo un’idea di Paese che purtroppo manca da anni. Noi continueremo a fare la nostra parte sempre al fianco di tutti i lavoratori, da Nord a Sud”.

Ufficio Stampa UILM