Wartsila; Gambardella-Rodà (Uilm): “Rinvio tavolo sia utile per recuperare confronto, a partire dalla proroga del contratto di solidarietà”

“La comunicazione del MiMIT per il rinvio dell’incontro previsto per domani, per la costruzione dell’Accordo di Programma, può essere utile per dare alle parti la possibilità di riprendere il confronto, per la sottoscrizione dell’accordo sulla necessaria proroga del Contratto di Solidarietà da parte di Wartsila e per un riallineamento delle parti sullo schema di progetto di reindustrializzazione del sito produttivo Wartsila di Bagnoli della Rosandra”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Antonio Rodà, rispettivamente segretario nazionale Uilm e responsabile territoriale Uilm Trieste-Gorizia, a seguito del rinvio al 22 gennaio prossimo del tavolo per l’Accordo di Programma di Trieste.

“Continuiamo ad auspicare una soluzione positiva della vertenza – sottolineano Gambardella e Rodà – che confermi la vocazione industriale della parte dismessa del sito di Trieste e la salvaguardia di tutta l’occupazione interessata ma, nel contempo, che si rafforzi il piano industriale 2023-2025 delle restanti attività di Wartsila Italia che interessano anche gli altri siti italiani di Genova e Napoli”.

“Ci sono tutte le condizioni per poter raggiungere questo obiettivo – aggiungono – Abbiamo un soggetto industriale di alto profilo, Ansaldo Energia, che si è reso disponibile a farsi carico della reindustrializzazione e con il quale è necessario avviare quanto prima un approfondimento sul piano industriale di cui, ad oggi, ha presentato solo le linee guida”.

“Abbiamo gli strumenti messi a disposizione a livello nazionale per la reindustrializzazione oltre a quelli regionali, a partire da quelli per la necessaria riqualificazione dei lavoratori per il loro reinserimento nelle nuove attività ad alto valore tecnologico. Ma occorrono impegni seri e vincolanti da parte di tutti i soggetti interessati” continuano.

“Le organizzazioni sindacali hanno già dimostrato, in questi mesi, grande senso di responsabilità sottoscrivendo gli accordi in sede ministeriale e locale – concludono – Adesso tocca a tutti gli altri”.

Ufficio Stampa UILM