Sittel: l’ultima vergogna

Nella giornata di giovedì 30/04/2020, Sittel Spa ha comunicato a FIM, FIOM e UILM, per il tramite dell’Associazione Unindustria di Roma, la decisione di disdettare il CCNL Metalmeccanico ad oggi applicato e tutti gli Accordi sindacali aziendali in essere, per applicare dal 01/08/2020 il CCNL delle Telecomunicazioni.

La decisione assunta dall’azienda è una “doccia fredda” per tutti i lavoratori e per le loro rappresentanze che, unitamente alle Segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm da anni provano con immensa fatica a stabilire delle relazioni sindacali, in una realtà aziendale che lavora nel settore delle Installazioni Telefoniche, identificabile con i maggiori Player, Telecom e Open Fiber, e che può essere definita come azienda strategica nel settore delle installazioni telefoniche;

Sittel è una società che di contro però, paga i propri lavoratori con oltre 60 giorni di ritardo, che purtroppo non sono gli unici istituti in cui la Sittel non garantisce puntuali pagamenti come purtroppo è oramai conclamato da anni, (v. Cometa e mètaSalute), e che ha oggettive e conclamate difficoltà finanziarie e di immagine.

Nei pochi anni di costituzione Sittel (rappresentata di volta in volta da diversi interlocutori) ha continuamente proposto alle O.O.S.S. ed alla RSU diverse riorganizzazioni aziendali, che hanno sempre avuto un unico denominatore comune: la continua messa in discussione dei trattamenti economici da riconoscere ai lavoratori Sittel. Difatti nel corso di questo periodo spesso Il confronto si è tenuto su temi sindacali presentati dall’azienda, (cambio orario di lavoro, rivisitazione del contratto integrativo, ammortizzatori sociali) senza averne mai concluso uno.

Per FIM, FIOM e UILM tale decisione è inaccettabile per modi e tempi, in una fase già molto complicata del paese e del mondo intero.

Avviare una disdetta dei contratti, nazionali e aziendali, nasconde a nostro avviso anche molto altro, visti pure gli ultimi coinvolgimenti della proprietà che hanno messo la Sittel sulle pagine di cronaca nazionale.

Disdetta che avviene in un periodo in cui non è chiara la possibilità di garantire le costituzionali agibilità sindacali a sostegno di una vertenza che sarà dura, lunga e costosa.

Chiediamo come FIOM, FIM e UILM all’azienda alla SITTEL ed al suo Gruppo dirigente il ritiro immediato di tale decisione, al fine di rappresentare un senso comune di pudore e di capacità di confronto sindacale, utile a garantire un veloce e gestito rientro alla normalità visto che ad oggi centinaia di lavoratori Sittel sono sospesi in CIG.

A sostegno di tale richiesta proclamiamo 8 ore di sciopero per la giornata di martedì 5 maggio 2020 su tutto il territorio nazionale.

 

                                                              Fim, Fiom E Uilm Nazionali