Polo industriale di Piombino

Nella giornata del 17 aprile si è svolto l’incontro fra le strutture nazionali ed i componenti degli esecutivi provinciali Fim, Fiom, Uilm del polo siderurgico di Piombino.

Nel corso del dibattito è emersa la necessità di pianificare nuove iniziative per la salvaguardia, il rilancio e la valorizzazione del polo industriale piombinese.

Per Fim, Fiom, Uilm, dopo anni di annunci ed impegni e la mancata realizzazione da parte della politica nazionale e locale di un rilancio economico del territorio attraverso lo sviluppo di attività del settore terziario, il polo della siderurgia resta l’unica grande opportunità di crescita e creazione di benessere per la città di Piombino. Anche lo stesso rilancio delle attività del Porto sono strettamente legate a quelle dell’industria siderurgica.

Il gruppo JSW Steel, Tenaris Dalmine e Liberty Magona sono realtà di enormi potenzialità che debbono essere sostenute da politiche industriali ed adeguati investimenti da parte delle imprese.

L’annunciato progetto industriale da parte di Metinvest-Danieli per la ripresa della produzione di acciaio primario nella ex Lucchini, deve passare dalle parole ai fatti. Serve il massimo impegno da parte delle Istituzioni affinchè la cordata italo-ucraina investa i 2 miliardi dichiarati. Per le organizzazioni sindacali – in tema di investimenti – resta imprescindibile il vincolo industriale della realizzazione dei Forni Elettrici, come più volte annunciato da aziende e istituzioni, unico volano per la piena occupazione dei dipendenti di Piombino.

Su quest’ultimo progetto, Fim, Fiom, Uilm richiamano tutti i soggetti interessati al senso di responsabilità per la realizzazione di una nuova e moderna acciaieria, ambientalmente e socialmente compatibile con il territorio.

Per la Liberty Magona Fim, Fiom, Uilm hanno chiesto un incontro di verifica del già previsto tavolo di monitoraggio presso il MIMIT per esaminare le criticità del sito derivanti dalle difficoltà finanziarie del gruppo Liberty.

Stessa richiesta è stata avanzata per una verifica dello stato dell’arte dei progetti di JSW e Metinvest di cui, a distanza di oltre un mese dalla visita del Ministro Adolfo Uso a Piombino, nessuna notizia è stata fornita sullo stato di avanzamento degli annunciati Accordi di Programma.

Fim, Fiom, Uilm esprimono forte preoccupazione dopo aver appreso i contenuti del “Memorandum of Understanding” sottoscritti dalle istituzioni nazionali e locali che non vincolano JSW, Metinvest-Danieli, al rispetto degli impegni assunti, non garantiscono la certezza dei tempi di realizzazione, non identificano chiaramente le aree per la reindustrializzazione e l’individuazione delle banchine, ma soprattutto non garantiscono la piena occupazione.

Nei prossimi giorni, Fim, Fiom, Uilm produrranno un documento, da presentare al MIMIT ed alle Istituzioni, in cui saranno evidenziate tutte le incongruenze e le criticità presenti nei Memorandum of Understanding sottoscritti.

Nel frattempo Fim, Fiom, Uilm richiamano Jindal al rispetto degli accordi e degli impegni precedentemente assunti, anche nel vigente Accordo di Programma 2018, a partire dalle attività di competenza di Piombino Logistic, (che non possono e non debbono essere affidate ad altre società in appalto) ed al mantenimento dell’attuale assetto impiantistico, almeno fino alla sottoscrizione di nuovi Accordi di Programma.

Inoltre, si invita JSW a facilitare il raggiungimento della ripartizione delle aree superando interessi di parte a danno dei lavoratori.

Fim, Fiom, Uilm auspicano un sollecito riscontro da parte delle Istituzioni per rispondere alla richiesta di certezze su futuro di Piombino.

                                                                                                    FIM FIOM UILM NAZIONALI