Piano Industriale Wartsila Italia: poche novità rispetto a maggio 2023. Necessario il passaggio al tavolo ministeriale. Tavolo regionale per indotto di Wartsila Trieste.

Nell’incontro del 15 settembre 2023 presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia, l’amministratore delegato Michele Cafagna di Wärtsilä Italia ha sostanzialmente confermato il progetto industriale già presentato al Mimit e presso la stessa Regione, apportando qualche limitata novità.

Rispetto alle risorse di 50 milioni € per gli investimenti previsti a Trieste per i prossimi tre anni si aggiungono 1,4 milioni € per strumenti di test per la conversione a metanolo di motori W46C e ZA40, 300 mila € per la sede di Genova per un totale complessivo di 1 milione € e per € 300 mila € per la sede di Napoli.

Rispetto ai numeri occupazionali l’azienda, nel confermare alla data dell’incontro 272 lavoratori in esubero tra Dct e Propulsion, non ha dato certezze rispetto ai 48 addetti alle generiche “funzioni correlate” che Wartsila Italia considera potenzialmente in esubero e da ricollocare nell’ambito della reindustrializzazione del sito.

Rispetto all’incontro:

  • rimangono ancora preoccupazioni circa le prospettive di Wärtsilä Italia: manca un progetto di sviluppo di un’attività core/industriale che possa avere una rilevanza strategica per l’intero gruppo Wärtsilä come lo è stata la produzione dei motori rilevata nel 2001;
  • rimangono forti perplessità che l’attività di retrofit possa diventare strategica per Wärtsilä Italia visto le limitate risorse impiegate nel processo di industrializzazione dell’attività;
  • Wärtsilä Italia non ha ancora attivato azioni per la sostenibilità del porto marittimo di Trieste necessarie agli attracchi di imbarcazioni per gli interventi di riconversione green dei motori;
  • nonostante risultano incrementate appaiono non sufficienti le risorse destinate alle basi di Genova e In questo senso sono stati richiesti il dettaglio degli investimenti annunciati;
  • si è chiesto la convocazione di un tavolo regionale per affrontare il tema occupazionale dei circa 300 lavoratori che lavorano nell’attività dell’indotto. La regione Friuli Venezia Giulia si è impegnata in tal senso.

A margine dell’incontro l’azienda ha precisato che l’attività non si sposterà dal sito di Bagnoli e che sono previsti investimenti di riassetto degli uffici. Abbiamo chiesto di verbalizzare alla Regione questa comunicazione. La direzione aziendale ha altresì dichiarato che il valore immobiliare dell’area è stimata tra i 39 e 45 milioni.

Come previsto dall’accordo siglato al Mimit lo scorso 31 luglio aspettiamo la convocazione dal Ministero entro il 30 settembre per avere aggiornamenti circo lo stato di avanzamento della manifestazione di interesse di Ansaldo e Mitsubishi per la reindustrializzazione dell’area di Bagnoli.

Al tavolo governativo ci aspettiamo risposte anche alle criticità poste dal Coordinamento Nazionale nell’incontro tenutosi il 15 settembre in Regione a partire dal mantenimento dell’attuale assetto occupazionale, diretto e degli appalti, e da un rafforzamento dell’impegno finanziario e degli investimenti di Wartsila Italia a sostegno del piano industriale 2023/25.

 

Coordinamento Nazionale Wartsila Fim Fiom Uilm