Il giudizio di Fim, Fiom, Uilm sull’incontro la Ministero dello sviluppo economico
L’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Nca ha avuto un andamento non soddisfacente. Il governo, infatti, non ci ha presentato ancora nessuna proposta concreta per il rilancio dei Nuovi Cantieri Apuani a di Marina di Carrara, né sul piano dell’assetto societario, né sul piano dei carichi di lavoro necessari a garantire la continuità produttiva dello stabilimento.
L’azionista pubblico dice che per Nca ci sarebbe un anno di tempo, mentre il cantiere ha bisogno di scelte urgenti perché, in assenza di nuove commesse, lo scarico di lavoro comincerebbe a determinare i suoi effetti già dalla fine di quest’anno. Invitalia si limita a rivendicare il fatto di aver proceduto alla ricapitalizzazione di Nca e di non voler procedere alla sua liquidazione. Ma non ci si può affidare semplicemente al mercato.
Fim, Fiom, Uilm hanno chiesto che il governo decida di far entrare Nca in Fintecna, garantendo così un assetto societario più stabile al cantiere navale toscano. Dopo il fallimento del tentativo di privatizzazione, visto che l’asta nei mesi scorsi è andata deserta, questa decisione non è rinviabile. Il cartello “vendesi” che è stato esposto sulla porta del cantiere, deve essere finalmente tolto.
Fim, Fiom, Uilm hanno anche insistito sulla necessità che il governo intervenga, nelle forme appropriate, per favorire una conclusione positiva, a prezzi industriali, delle trattative in corso con gli armatori per l’acquisizione di nuove commesse che sono necessarie a garantire la continuità produttiva di Nca.
Al termine dell’incontro il rappresentante del governo, il capo della segreteria tecnica del ministro Scajola, Dottor Nardone, si è impegnato a fornire risposte alle richieste dei sindacati e delle istituzioni locali presenti in un successivo incontro, a settembre.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 27 luglio 2009