Nokia Siemens: “La multinazionale distrugge la ricerca in Italia e il Governo non si oppone”

Tutta la recente vicenda di Nokia Siemens ha messo in evidenza tre profondi segni:

  1. Il Governo non riesce o non vuole affrontare una vicenda industriale complessa proponendo e costruendo soluzioni; anzi, sembra non essere in grado neppure di influire sulle scelte di una multinazionale, riguardanti pesantemente il futuro del lavoro nel nostro territorio, inducendola a tener fede, quanto meno, agli impegni che in tema di ricerca e sviluppo questa aveva assunto con le OO.SS. e il Governo stesso, con l’accordo del gennaio ’08.
  2. Nokia Siemens non ha a cuore l’attività svolta in Italia. Comunque vada a finire questa vicenda, la strategia di NSN ha portato a distruggere e disperdere importanti conoscenze frutto di anni di ricerca e di collaborazione con le università, porrà fine ad un’esperienza di lavoro collettivo nello sviluppo di un prodotto che in altri paesi è considerato strategico.
  3. Le iniziative collettive messe in atto per un anno dai dipendenti hanno ritardato e modificato le scelte della multinazionale. Se non vi fossero state queste risposte forti tutto sarebbe finito con la chiusura dell’attività nell’estate dell’anno scorso.

Giovedì 11 marzo, nel brevissimo incontro avuto al Ministero delle Comunicazioni a Roma, Nokia Siemens ha dichiarato di aver raggiunto un accordo di massima con Value Team per la cessione dell’attività di Radio Access; l’accordo che si preciserà nelle prossime settimane è articolato su tre aspetti: tempi, persone, attività.
Non sono in grado ora di fornirci elementi più precisi perché verranno approfonditi in seguito e comunicati a noi più avanti durante gli incontri riguardanti la cessione.
M. Rouanne conferma che verranno trasferite a Value Team le attività di maintenance più altre che non ha specificato.
NSN giudica positiva questa soluzione perché oltre a rappresentare un elevato costo, mette le basi per la costruzione di una partnership privilegiata con Value (Team non solo sul GSM (a termine) ma su altre attività future.
NSN ha ribadito in modo generico e senza fornire elementi di garanzia, quanto dichiarato nel dicembre scorso: i ponti radio danno risultati positivi e il quartiere generale della ricerca sul microwave resta in Italia.
A conclusione dell’incontro l’Amministratore Delegato italiano ha affermato che in sintonia col piano mondiale di riduzione dei dipendenti il numero di quelli rimasti in Italia andrà, ancora una volta, rivisto.
Il Governo, molto sbrigativamente ha giudicato positiva la soluzione trovata nonostante questa violi gli accordi sottoscritti da parte di Nokia Siemens, la mancata comunicazione di un piano industriale e la conferma del progressivo impoverimento della ricerca in Italia!

IL SINDACATO, ormai scottato dalle dichiarazioni mai rispettate di Nokia Siemens, continuiamo a mantenere dubbi sul futuro e sugli impegni che la stessa annuncia; consideriamo inaccettabile ogni nuovo intervento di riduzione dei dipendenti e disapproviamo radicalmente il giudizio positivo espresso dal Governo.
Fim, Fiom, Uilm sono quindi contrarie alla cessione dell’attività del Radio Access. Siamo estremamente preoccupati, contrariamente a quanto dichiara il Governo, del futuro di NSN in Italia e ribadiamo la necessità che Nokia Siemens mantenga e implementi le proprie attività di R&B nel nostro paese, attraverso:

  • Un prosieguo delle prestazioni che mantenga le competenze e le capacità fin’ora acquisite; che queste siano utilizzate per produrre ancora sviluppo nel settore delle TLC con riconoscimento di adeguate eccellenze;
  • Che queste prestazioni abbiano la garanzia di durare nel tempo;
  • Che riguardino tutti i dipendenti.

A brevissimo effettueremo le assemblee per valutare quanto successo e decidere assieme cosa fare.

Fim Fiom Uilm nazionali
Coordinamento Rsu NSN

Roma, 15 marzo 2010