Marelli: la presentazione di 5 progetti di reindustrializzazione per Crevalcore unitamente all’impegno della ricerca di soluzioni condivise per tutti i 229 lavoratori consente di aprire il negoziato.

La presentazione di cinque progetti di reindustrializzazione per Crevalcore, avvenuta ieri all’incontro tenutosi presso la Regione Emilia-Romagna e finito in serata, consente di avviare un negoziato con Marelli.

Secondo quanto ci ha rappresentato Marelli, attualmente sussistono cinque manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Crevalcore, di cui due sono in una fase più avanzata. I nomi degli imprenditori sono tuttavia ancora riservati. È già noto, comunque, che siamo in presenza di soggetti industriali, più precisamente di quattro imprenditori italiani del campo dell’alluminio con alcune centinaia di dipendenti e di una multinazionale europea sempre dell’alluminio con alcune migliaia di dipendenti. In tutti i casi abbiamo chiesto un riassorbimento di almeno 150 lavoratori di Crevalcore, dei 229 coinvolti. Marelli ha infine dato la disponibilità ad affiancare alla reindustrializzazione del sito altri strumenti condivisi, compresa la ricollocazione in altre sedi del gruppo, di cui potenzialmente 10 a Bologna, 30 a Corbetta, 30 a Tolmezzo, probabilmente 15 a Caivano.

L’intervento della Regione Emilia-Romagna si sta rivelando prezioso per avviare un confronto serrato con Marelli e provare a scongiurare la chiusura di Crevalcore dando una risposta a tutti i 229 lavoratori del sito. Affinché il negoziato prosegua è però indispensabile conoscere quanto prima le identità dei potenziali investitori e il numero dei lavoratori che in concreto sarebbero riassorbiti. Il prossimo incontro in sede regionale si terrà a Bologna il 3 novembre, prima di quello già programmato al Mimit per l’8 novembre.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm Nazionali