“Abbiamo chiesto al Governo ed istituzioni regionali di Campania e Puglia di sostenere con tutti gli strumenti necessari il piano di rilancio presentato dai vertici aziendali, che necessita di ulteriori approfondimenti, per assicurare una nuova prospettiva al gruppo DEMA. Bisogna mettere in sicurezza l’azienda finanziariamente e industrialmente ma occorre tutelare i lavoratori in questo processo di rilancio. Non accetteremo licenziamenti . Se c’è l’impegno da parte di tutti i soggetti interessati, a partire da adeguati investimenti da parte dell’azionista, è possibile raggiungere questo obiettivo”.
Così Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm per l’aerospazio, ha dichiarato a margine dell’incontro svolto al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del sottosegretario Alessandra Todde ed il vice capo di Gabinetto Giorgio Sorial, i rappresentanti di regione Campania e Puglia e lo staff aziendale guidato dall’amministratore delegato Renato Vaghi.
“Il Fondo d’investimenti Bybrook che controlla il gruppo DEMA – continua Gambardella – si è reso disponibile ad investire ulteriori risorse ma a fronte di un piano di ristrutturazione e ridimensionamento dei siti con un taglio occupazionale di 213 unità a fronte di una occupazione complessiva di circa 800 persone distribuita fra gli stabilimenti di Brindisi, Napoli Somma Vesuviana e Benevento Paolisi. Per superare le difficoltà finanziarie il gruppo aerospaziale farà ricorso alla procedura 182 bis/ter per la ristrutturazione del debito”.
“A fronte dell’annunciata volontà da parte dell’azienda di avviare la procedura di licenziamento – conclude – respinta al mittente,abbiamo dichiarato la necessità di verificare prioritariamente la solidità del nuovo piano industriale, vista l’inefficacia del precedente presentato dal vecchio management. Ci conforta il know how ed i contratti di lavoro posseduti da DEMA che possono consentire all’azienda di continuare a rappresentare per clienti come Leonardo, Bombardier e Strata un partner affidabile. Siamo però preoccupati per la limitata residua disponibilità (nel caso di Somma Vesuviana sono già esauriti) di ammortizzatori sociali necessari per gestire la fase di ristrutturazione: su questo punto Governo, Regione Campania e Regione Puglia sono chiamate a trovare soluzioni”.
“Entro il mese di novembre – conclude – il Ministero dello Sviluppo Economico riconvocherà il tavolo per un aggiornamento della situazione”.
Ufficio stampa Uilm