Questa mattina, presso Confindustria a Roma, i Segretari generali di Fim Fiom Uilm e il responsabile del Personale di Fincantieri hanno siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto integrativo di Gruppo che interessa oltre 8.400 lavoratori. Tra i punti principali dell’intesa, l’aumento del premio di risultato di 720 € da gennaio 2023 a dicembre 2026 portando il montante complessivo a regime a 3.428 €.
Novità e miglioramenti anche su indennità, welfare aziendale, formazione e sicurezza. Per quanto riguarda lo smart-working le parti si incontreranno entro il 31 dicembre prossimo per una verifica e rivisitazione dei contenuti dell’accordo del 17 luglio 2020; mentre entro marzo 2023 sarà attivata la commissione inquadramento che avrà l’obiettivo di monitorare la giusta applicazione del nuovo sistema definito nel CCNL 5 febbraio 2021 e sviluppare eventuali nuovi profili professionali. Infine, si è dato valore alla partecipazione dando vita a un organismo specifico che si riunirà a valle delle riunioni del cda per analizzare i bilanci economico e di sostenibilità e le decisioni prese che abbiano ripercussioni sui lavoratori.
Roberto Benaglia, Segretario generale Fim: “L’accordo Fincantieri è un risultato importantissimo che rilancia tutta la buona stagione di contrattazione aziendale che i metalmeccanici stanno facendo, non solo perché è siglato in un Gruppo importante e primario del panorama nazionale, ma soprattutto perché contiene tutti gli elementi dell’innovazione contrattuale che la categoria dei metalmeccanici sta sostenendo: sostenibilità ambientale collegata con i premi di risultato, miglioramento delle professionalità, aumento dei congedi, attenzione alla conciliazione vita-lavoro per le persone, welfare e partecipazione; sono solamente alcuni dei punti più innovativi e forti realizzati. Abbiamo bisogno che la contrattazione aziendale, in questa stagione economica e sociale complicata e difficile si inserisca fortemente, come successo in Fincantieri, per alzare i salari e per continuare a dare risposte e tutele di cui i lavoratori metalmeccanici hanno bisogno”.
Michele De Palma, Segretario generale Fiom: “L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo in Fincantieri, raggiunto grazie alla trattativa unitaria e ad un approccio aperto all’ascolto dell’azienda, è importante per i metalmeccanici dei cantieri ed inoltre ha un valore generale per la categoria. Nel merito, sono stati ottenuti gli obiettivi della piattaforma con incrementi economici e miglioramenti normativi. L’ipotesi di accordo, che sarà sottoposta all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori, conferma ancora una volta il grande valore della contrattazione di secondo livello.
In particolare si consolidano: salario, occupazione, diritti, salute e sicurezza, formazione e partecipazione. Sul premio di risultato è stato raggiunto il 94% della richiesta contenuta in piattaforma; sono previsti permessi retribuiti nell’ambito di genitorialità e maternità, cura dei genitori anziani. Su salute e sicurezza è stata conquistata un’ulteriore ora di assemblea retribuita e si rafforza l’agibilità degli RLS. Sulla formazione è sancito un maggior coinvolgimento delle RSU nell’analisi e nella condivisione dei percorsi formativi da promuovere. In tema di partecipazione, è stato istituito un comitato di partecipazione per un confronto con l’azienda a valle delle riunioni del Cda. L’azienda ha, infine, preso l’impegno ad aprire ad una stagione di assunzioni di figure professionali operaie.
La contrattazione e la democrazia sono al centro dell’agire dei metalmeccanici”.
Rocco Palombella, Segretario generale Uilm: “Il rinnovo del contratto integrativo è un segnale positivo per i lavoratori e per le loro famiglie oltre che di fiducia per la prospettiva industriale in Italia. Un messaggio che si carica di maggiore significato perché si inserisce in un momento di estrema difficoltà, con la contemporaneità di gravi crisi, dalla pandemia al record dell’inflazione, dal caro energia fino alla guerra in Ucraina. Eventi che hanno messo a dura prova Fincantieri e l’intero settore della cantieristica. Abbiamo voluto dare una risposta concreta ai lavoratori incrementando il Premio di risultato, la formazione e le indennità, migliorando il welfare integrativo. Questo accordo, che arriva dopo una lunga trattativa è il frutto anche di un sistema di relazioni industriali che risulta tra i più avanzati nel sistema manifatturiero italiano. Ora, dopo l’approvazione da parte dei lavoratori, dall’azienda ci aspettiamo un piano industriale che sia in grado di affrontare le sfide future, cogliendo tutte le opportunità, a partire dalla transizione ecologica. Da questa crisi senza precedenti si esce solo investendo sul lavoro, aumentando i salari dei lavoratori, erosi dall’alta inflazione e dal caro bollette, incrementando il welfare integrativo e le tutele. Questo accordo è un punto di partenza e guarda al futuro con ottimismo”.
Uffici Stampa FIOM FIOM UILM
Roma, 5 novembre 2022