“Apprendiamo dal Ministro Urso che sono 15 le manifestazioni di interesse per l’acquisto dell’ex Ilva, la maggior parte solo per alcuni stabilimenti del Gruppo. Rimaniamo convinti che ogni stabilimento abbia bisogno e sia legato agli altri e una vendita a pezzi significherebbe rendere vulnerabili tutti i siti, decretandone la chiusura, a partire da Taranto. Sarebbe una prospettiva insostenibile. Inoltre ribadiamo la necessità di una presenza di garanzia dello Stato nella nuova società. Al Ministro Urso vogliamo ricordare che senza la lotta coraggiosa, solitaria e senza sosta contro tutto e tutti portata avanti dai lavoratori, mentre regnava una confusione totale in un Governo che non decideva, la vertenza dell’ex Ilva si sarebbe conclusa tragicamente, con la chiusura di tutti i siti dell’ex Ilva. Ministro Urso riconosca l’importanza fondamentale delle battaglie di migliaia di persone che non hanno mai smesso di lottare per difendere l’ambiente, il lavoro e il futuro industriale di Taranto e di tutti gli stabilimenti italiani. Ora vogliamo conoscere nel dettaglio i progetti occupazionali, ambientali e industriali che verranno presentati. Le nostre priorità indissolubili restano ambiente, tutela occupazionale non a tempo, come previsto nel bando, per tutti i lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva AS e produzione ecosostenibile”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.