Electrolux, Ficco-Bragagnolo (Uilm): “Presentato piano di riorganizzazione del comparto dei frigoriferi”

“Nell’incontro di coordinamento nazionale tenutosi oggi a Treviso, la Direzione di Electrolux ha esposto il suo progetto di riorganizzazione del settore dei frigoriferi, che coinvolge lo stabilimento di Susegana, ponendo però una serie di condizioni sulla organizzazione del lavoro, potenzialmente impattanti sui temi della salute e sicurezza”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici, e Stefano Bragagnolo, segretario della Uilm di Treviso.

“Electrolux si propone – spiegano Ficco e Bragagnolo – di avviare un piano di investimenti di 110 milioni di euro nel periodo 2023-2026 a Susegana, per ampliare la capacità produttiva dello stabilimento fino a 1,1 milioni di frigoriferi all’anno, a fronte di un incremento dei volumi di vendita auspicato di ben il 40% in quattro anni. Tuttavia secondo la Direzione aziendale l’assetto attuale della fabbrica non sarebbe adeguato e dunque andrebbe modificato con una serie di azioni: installazione di una nuova linea di montaggio Genesi, incremento del gettito produttivo delle linee di montaggio a 120 pezzi l’ora, ampliamento della nuova area tecnologica, mantenimento dell’attuale livello di ergonomia, riorganizzazione dei flussi logistici del magazzino componenti, potenziamento della flessibilità produttiva con la massimizzazione del calendario lavorativo e l’ottimizzazione delle modalità di fruizione delle pause, potenziamento degli organici e nuovo piano formativa. La Direzione aziendale pone però come requisito per l’investimento un accordo sindacale in particolare sui temi delicati dell’aumento del gettito produttivo e della organizzazione del lavoro. In caso di mancato accordo sugli elementi di competitività giudicati necessari, la Direzione aziendale prenderebbe in considerazione altre ipotesi di allocazione produttiva, compresa quella di esternalizzazione presso terzisti così come già fatto con i frigoriferi free standing”.

“Come sindacato – commentano Ficco e Bragagnolo – siamo lieti che l’Italia sia una possibile scelta per gli investimenti, ma esprimiamo dubbi sia sugli incrementi di volumi auspicati che sono assolutamente senza precedenti, sia sulle possibili ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla salute e sicurezza. Già quattro anni fa difatti il gettito produttivo è stato incrementato in modo considerevole con un accordo sindacale, ancora non completamente attuato. In considerazione della importanza e della delicatezza delle questioni in discussione, domani terremo le assemblee con i lavoratori prima di dare una risposta definitiva e condivisa ad Electrolux”.

Ufficio Stampa UILM