Dedalus: redistribuire la ricchezza

In data odierna si è tenuto un incontro tra Azienda, RSU ed OO.SS. in cui sono stati forniti alcuni dati riguardanti principalmente formazione, andamento economico ed occupazionale.

Formazione

La formazione prevista dal CCNL non è stata completata ancora per la metà circa dei lavoratori del gruppo Dedalus (550 lavoratori); l’Azienda non sarà in grado di completarla entro il 2019, ma ha assunto l’impegno di portare a termine quanto previsto dal contratto entro il 30/06/2020.

Andamento economico ed occupazionale

I dati di fatturato ed EBITDA degli anni 2017 e 2018, nonché i dati di previsione per l’anno 2019, registrano un incremento importante dei ricavi aziendali, sia a livello Italia che a livello di gruppo.

Anche l’occupazione nell’arco dell’anno 2019 ha visto un saldo positivo di circa 35 unità nelle sedi italiane.

Per quanto riguarda le richieste sindacali di aumento del valore del buono pasto elettronico (richiesta che l’Azienda si era impegnata a valutare  nel primo trimestre del 2018) e del valore dell’indennità di trasferta intercompany e sotto i 100 chilometri, l’Azienda ha dichiarato che intende valutarli solamente all’interno del rinnovo dell’integrativo aziendale.

La società ha avanzato la richiesta di posticipare al 10 del mese successivo il pagamento delle retribuzioni, richiesta che il Coordinamento ha respinto.

Vista la scadenza del Contratto Integrativo alla fine dell’anno, il Coordinamento ha deciso di costruire in tempi rapidi una piattaforma per il rinnovo del contratto del gruppo Dedalus in cui non solo verranno trattati termini normativi, ma che preveda come elemento caratterizzante l’aumento del ticket, della trasferta e l’istituzione di un premio di risultato collettivo che tenda a redistribuire una parte della ricchezza generata, che oggi l’azienda ha ampiamente illustrato, a tutti lavoratori.

Fim, Fiom, Uilm nazionali