Consiglio Uilm Umbria; Palombella (Uilm): “Il consenso dei lavoratori è un segnale chiaro, rinnoveremo il contratto con più salario e meno orario”

“Con oltre 20mila metalmeccanici presenti nel territorio, questa Regione ha tanto da dare alla manifattura italiana. A Terni la siderurgia è il motore trainante con l’Ast dove sono occupati 2.500 lavoratori più i mille dell’indotto. Stiamo attendendo da due anni l’Accordo di Programma che sembrerebbe avere una conclusione nel 2024. Secondo noi, occorre definire il piano di ampliamento della discarica, che deve essere fatta con le migliori tecnologie per garantire la tutela della salute e dell’ambiente, e serve una diminuzione del costo dell’energia che riguarda non solo l’Ast ma tutto il territorio”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.

“Per quanto riguarda Arvedi – aggiunge – la situazione è positiva in questo momento, mentre soffre il settore dell’automotive per l’effetto della transizione ecologica e digitale. Per questo continuiamo a ribadire la necessità di affrontare la questione al livello governativo, con azioni e misure di lungo respiro e investimenti concreti”.

“Il settore dell’aerospazio – spiega il leader Uilm – che ha sofferto nella fase della pandemia, ora vive una fase di crescita. In Umbria abbiamo un vero e proprio polo di eccellenza che conta decine di aziende di diverse dimensioni che stanno investendo, assumendo e ricercando figure qualificate. Umbra Group spa ha dichiarato l’obiettivo di arrivare a mille dipendenti, dagli 800 attuali nella sede di Foligno entro il 2026”.

“Per tutelare tutte le aziende e tutti i lavoratori – ribadisce – è necessario rinnovare il CCNL Federmeccanica-Assistal. I lavoratori hanno approvato la piattaforma con un ampio consenso e questo ci rende più determinati di sempre a chiedere più salario e meno orario. Chiederemo 280 euro di incremento salariale in tre anni al livello medio e una riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali che serviranno a restituire dignità ai lavoratori metalmeccanici e a rendere il lavoro in fabbrica più attrattivo, oltre che ad avere uno strumento utile nella gestione delle crisi aziendali. Con il coraggio e la determinazione che ci contraddistingue da sempre – conclude Palombella – sono certo che anche questa volta porteremo a casa un buon contratto”.

Ufficio Stampa UILM