“I lavoratori e i cittadini hanno buoni motivi per essere preoccupati. Noi abbiamo affrontato negli anni una riorganizzazione del settore dell’automotive e siamo riusciti in 10 anni a rendere questa industria competitiva nel mondo. Nel momento in cui svolgevamo questo compito, la politica dormiva”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Forum Automotive in corso a Milano preso l’Enterprise Hotel.
“La riduzione della CO2 – aggiunge – non è una moda, ma una necessità e come tale va trattata. L’Europa incide per l’8% e l’Italia per l’1%, dobbiamo sapere quindi che se anche altri Paesi nel mondo, in particolare la Cina e gli Stati Uniti, non decideranno di seguire questa strada, da soli non saremo in grado di salvare l’ambiente”.
“Lo stop al motore endotermico dal 2035 voluto dell’Unione europea è una realtà – spiega il leader dei metalmeccanici della Uil – e noi siamo stati capaci soltanto di chiedere un rinvio. Ma che Paese è mai questo? Non si può gestire un Paese con i rivii e con la superficialità”.
“Senza una ripresa dell’economia e l’aumento degli stipendi – dice Palombella – le persone non potranno acquistare un’auto elettrica né fare il pieno di energia. Come ho già detto altre volte, uno degli strumenti che la politica dovrebbe prendere in considerazione è la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Bene questa iniziativa di oggi – conclude – insieme dobbiamo incidere su chi ha responsabilità per fare gli interessi del nostro Paese nel rispetto dell’ambiente”.
Ufficio Stampa UILM