AnsaldoBreda: Comunicato del Coordinamento nazionale UILM AnsaldoBreda

Il giorno 16 ottobre a Roma si è svolto l’incontro dei Coordinamenti Sindacali Fim, Fiom e Uilm e la Direzione di AnsaldoBreda. Nel corso dell’incontro, era previsto, le Organizzazioni sindacali avrebbero esposto le proprie valutazioni sul piano presentato dalla Direzione aziendale nell’incontro del 2 ottobre.
Ciò è avvenuto, ma il Coordinamento Fiom, dopo aver esposto le proprie valutazioni ha abbandonato il tavolo motivandolo a causa del rinnovo del contratto nazionale firmato da Fim e Uilm il giorno precedente.
Fim e Uilm hanno quindi esposto all’azienda le proprie valutazioni e si è deciso di aggiornare la riunione.
Come Uilm riteniamo che creare legami tra quanto avviene nelle trattative nazionali e quanto avviene sui tavoli aziendali sia sbagliato e improduttivo, tant’è che questo non è avvenuto in occasione dei precedenti “contratti separati” del 2001 e del 2003.
Tornando però alle questioni di AnsaldoBreda, riteniamo opportuno rendere note a tutti i lavoratori quanto da noi sostenuto in quell’incontro.

La Uilm di AnsaldoBreda ritiene che:

  1. ci sia un problema di credibilità aziendale, che ovviamente non riguarda tanto le singole persone, quanto il fatto che i Responsabili aziendali che si sono succeduti negli ultimi anni hanno sempre annunciato iniziative e programmi per il rilancio aziendale che sono restati sulla carta;
  2. alcune delle iniziative previste nel piano presentato il 2 ottobre sono state già annunciate in precedenti piani e, fino a oggi, non realizzate; per questo il confronto sindacale dovrà prevedere un percorso di monitoraggio delle iniziative che concorderemo sul piano e soprattutto si dovrà definire quando la fase di “riorganizzazione permanente” che AnsaldoBreda vive ormai da anni si concluderà;
  3. le iniziative elencate nel piano e su cui discuteremo nei dettagli dovranno comunque riguardare tutta l’azienda, tutti i siti e tutto il personale, dovranno essere applicate con rigore e le eventuali “eccezioni” dovranno essere chiaramente motivate;
  4. 4.
  5. occorre che ci sia una coerenza tra la struttura organizzativa aziendale adottata, le azioni commerciali e gli investimenti: per intenderci e solo per fare un esempio, non basta collocare il sito di Carini nel “Service”, se poi non si acquisiscono gli ordini di “Service” e non si fanno gli investimenti minimi per svolgere quell’attività;
  6. se AnsaldoBreda deve recuperare rapidamente competitività vi sono responsabilità precise anche dell’Azionista, non solo perché ha scelto i Responsabili aziendali, ma soprattutto perché ha “forzato” la fusione tra Ansaldo e Breda per risolvere un problema finanziario, ma ha sottovalutato gli aspetti industriali;
  7. sugli aspetti occupazionali, è bene sapere che per la Uilm prima di discutere di un eventuale ricorso alla Cassa Integrazione, dovranno essere affrontati tutti quegli argomenti (consulenze, decentrato o incentrato, formazione e altro ancora) che possono eliminare o ridurre la scarico di lavoro;
  8. sempre sugli aspetti occupazionali, se è vero che c’è una qualche responsabilità di AnsaldoBreda nei confronti dei lavoratori dell’indotto, così come è chiaro che, tra questi lavoratori, vi possono essere anche competenze già formate ed esperte, è bene precisare che qualsiasi operazione in questo senso dovrà essere ben esaminata perché, non è giusto assumere quando i dipendenti di AnsaldoBreda, magari si vedono il reddito ridotto dal ricorso alla Cassa Integrazione;
  9. le considerazioni di cui al precedente punto, sulle responsabilità e sul possibile interesse di AnsaldoBreda per “certe professionalità” valgono a maggior ragione per i lavoratori in somministrazione: a queste persone dovremo garantire un sostegno per affrontare lo scarico di lavoro dei prossimi mesi e una formazione per avere maggiori opportunità di assunzione in AnsaldoBreda, come in altre aziende.


La Segreteria Nazionale Uilm
Il Coordinamento Uilm AnsaldoBreda

Roma, 20 ottobre 2009