Fiat; Palombella (Uilm): “Mirafiori non deve destabilizzare l’intero sistema”

RASSEGNA STAMPA
Uilm Nazionale

 Fiat; Palombella (Uilm): “Mirafiori non deve destabilizzare l’intero sistema”

Intervista del segretario generale della Uilm al quotidiano L’Unità (Economia, pagina 28, a cura di Luigina Venturelli): Rocco Palombella “respinge l’idea dell’alternatività tra contratto aziendale e nazionale. Oggi primo incontro con Federmeccanica sulle nuove regole per il settore dell’auto”

 Rocco Palombella intervistato dal quotidiano “l’Unità”. A Luigina Venturelli che gli pone le domande risponde su Fiat e sui contratti: “Mirafiori non deve destabilizzare l’intero sistema” e subito dopo  respinge “l’idea dell’alternatività tra contratto aziendale e nazionale”

L’intervista si apre proprio sull’incontro di oggi tra sindacati metalmeccanici e Federmeccanica.

“Questo incontro- dice Palombella- è stato programmato a metà dicembre, prima che venisse firmato l’accordo per Mirafiori, per riunire la Commissione Auto ed analizzare le particolarità del settore. Lo scopo è di verificare le condizioni per introdurre, nell’ambito del contratto nazionale dei metalmeccanici, una disciplina speciale per l’automobile”. Sull’idea di alternatività tra contratto aziendale e nazionale, proposta da Federmeccanica e condivisa anche dalla Marcegaglia, il sindacalista della Uilm è irremovibile: “La presa di posizione di Federmeccanica- sostiene- ha colto tutti di sorpresa, non è mai stata discussa in alcuna trattativa: l’abbiamo già rispedita al mittente e lo faremo di nuovo se verrà riproposta in sede d’incontro”.

Poi, un approfondimento sulle ultime vicende Fiat: “Pomigliano e Mirafiori –afferma Palombella- sono due realtà particolari che abbiamo messo al sicuro dal punto di vista degli investimenti. Ma continuano ad essere specificità, non possono diventare elementi di destabilizzazione di tutto il sistema. I due livelli di contrattazione devono restare intatti e inalterati. E se c’è un problema tra Federmeccanica e Confindustria, se lo risolvano loro. Nessuno pensi alle newco di Pomigliano e Mirafiori come alla regola del sistema: la prima è uscita temporaneamente da Confindustria, e noi vogliamo lavorare con Federmeccanica sul settore auto per far sì che la seconda non debba mai uscirne. Ma il contratto nazionale resta un importante collante ed elemento di solidarietà tra tutte le imprese, grandi e piccole, forti e deboli. Mentre quello aziendale deve essere il vero strumento per aumentare il salario dei lavoratori: oggi in Fiat la produttività paga solo per il 3-4%, mentre in Germania e in alcune grandi imprese italiane paga per il 40% della retribuzione. Dopo possono venire anche la partecipazione agli utili e tutte le altre cose che adesso vanno di moda”.

Infine, un riferimento alla Cassa integrazione, rispetto al calcolo della perdita in busta paga di 8mila euro per i lavoratori coinvolti in processi di cig nel 2010.

“Altro che 8mila euro. La perdita- sottolinea Palombella- è superiore, perché la casa integrazione non taglia solo il salario base, ma anche le festività, le turnistiche, gli straordinari e gli altri elementi accessori. Ma parlando di ammortizzatori sociali, dobbiamo ricordarci anche delle realtà in cui non esistono nemmeno queste tutele, delle migliaia di lavoratori occupati in aziende che hanno meno di quindici dipendenti e non assicurano la risonanza della Fiat. Il sindacato deve essere il sindacato dei più deboli”.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 24 gennaio 2010

Intervista del segretario generale della Uilm al quotidiano L’Unità (Economia, pagina 28, a cura di Luigina Venturelli)