Ieri 07 novembre si è svolto l’incontro tra la direzione Aziendale, nelle persone del neo Amministratore Delegato M. Cafagna, la referente di Wartsila Corporation A. Traskback, della responsabile delle risorse umane F. Tessitori e del responsabile di produzione C. Taboga e il coordinamento nazionale di Fim Fiom Uilm. L’incontro è stato il proseguo dello scorso 25 ottobre con oggetto gli obblighi di informazione previsti dall’art 9 del Ccnl industria metalmeccanica e dagli accordi integrativi aziendali del 2016 e del 2018.
La direzione aziendale ha:
– fornito informazioni sull’andamento economico e produttivo esclusivamente con riferimento all’attività di produzione dei motori Marine Power e Energy del DCT e DCT-P;
– riproposto le ragioni della chiusura del DCT e DCT-P riconducendole ad una sovracapacità produttiva installata (8GW tra Trieste e Vasa) rispetto ad un mercato, quello della produzione di motori, che va restringendosi;
– comunicato le previsioni per il 2023 sulla produzione di motori nel gruppo Wartsila segnatamente ordini certi per 1GW e per 1,8 GW da confermare, quest’ultimi in gran parte riferiti al settore Energy;
– confermato la revoca del contratto infragruppo per la produzione di motori con effetto per Trieste dal 1° gennaio 2023 inviata il 30 giugno 2022;
– aggiornato il dato sugli organici del gruppo e per singolo sito, che presentano una mobilità interna di 22 dipendenti dall’area DCT ad altre funzioni e mantenuto gli addetti complessivi a 1150;
– manifestato l’intenzione di pianificare transitoriamente, per un breve periodo, nuove commesse in produzione condizionata alla consegna di parte dei motori già completati .
Per conto proprio il Coordinamento Fim, Fiom, Uilm ha:
– respinto qualsiasi ipotesi di dismissione della produzione di motori a Trieste ritenendo pretestuose e non condivisibili le motivazioni aziendali;
– considerato incompleta l’informativa aziendale anche perché priva di qualsiasi riferimento all’attività e ai business complessivi del gruppo e alle prospettive dei singoli siti di Trieste, Genova e Napoli;
– invitato l’azienda a continuare a produrre immettendo nuovi ordini di lavoro su Trieste.
Per quanto sopra il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm ritiene indispensabile attivare il tavolo ministeriale,
come da richiesta di incontro del 2 novembre scorso inviata al Ministro Urso, anche per avere conoscenza delle azioni che il Ministero intende produrre a sostegno della produzione di motori marini e terresti nel sito di Bagnoli, considerato che, unanimemente alle posizioni sostenute dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, dai Parlamentari neo eletti nei collegi triestini e dalle forze politiche, si ritiene strategica questa produzione per la filiera della cantieristica e il sistema manifatturiero italiano.
Coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm