THALES ALENIA SPACE ITALIA “Guardiamo la luna non il dito”

Sono ormai numerosi i responsabili istituzionali, rappresentanti politici, economisti ed i famosi “opinionisti” dell’ultima ora, che continuano a ripetere, da diverse settimane, che quest’anno ci sarà un autunno “caldo”.

Non siamo certi se facciano riferimento al clima, all’economia, alla situazione sociale o al proprio posizionamento politico dopo il 25 settembre prossimo.

Ma siamo certi che la UILM non si farà distrarre in una fase storica così incerta in cui il sindacato è chiamato a svolgere, ancora più che in passato, un ruolo di garante degli interessi dei lavoratori anche vigilando sulla tutela di asset industriali strategici del nostro paese.

Riteniamo che Thales Alenia Space Italia sia uno di questi anche per l’importanza che ha assunto il settore dello Spazio in questi ultimi anni e confermati dalla significativa dotazione di finanziamenti messi a disposizione a partire da quelli del PNRR .

È probabile che nel corso dell’incontro di informativa annuale dello scorso 16 giugno non fosse ben chiaro l’impatto dell’attacco russo all’Ucraina su contratti, catena di approvvigionamento e costi energetici sugli obiettivi economici-finanziari della JV e sulla stessa TASI.

Lo straordinario risultato nell’acquisizione degli ordini raggiunto nel 2021, proseguito nell’anno in corso dalla realtà italiana della joint venture italo-francese, è un elemento importantissimo ma non sufficiente per assicurare piena tranquillità di lungo periodo ai lavoratori italiani di questa azienda.

Se la politica italiana è distratta dall’ennesima competizione elettorale, la nostra responsabilità non ce lo consente. Vogliamo e dobbiamo guardare lontano.

Il complesso contesto internazionale in cui è inserita Thales Alenia Space Italia, a partire dalla natura integrata sovrannazionale delle attività della Società, richiede una costante attenzione da parte di tutti gli stakeholders.

Per questi motivi, al rientro dalla pausa estiva, nella già richiesta riunione di monitoraggio degli indicatori PdR, sarà necessario verificare, tra l’altro:

  • scenario internazionale
  • politica make or buy
  • off load
  • stato di avanzamento della riorganizzazione (funzioni) aziendale
  • cambio mix (verifica fabbisogno qualitativo delle risorse)

Questi temi saranno oggetto della prossima riunione del coordinamento nazionale UILM, che si terrà a settembre prima del confronto con il management aziendale e le altre sigle sindacali, per continuare a guardare alla luna.

UILM NAZIONALE