Stellantis: Bene disponibilità aziendale a rinnovo CCSL; per noi la priorità sarà il recupero del potere di acquisto


Nell’incontro tenutosi in tarda mattinata con la Direzione di Stellantis, rappresentata dal responsabile risorse umane Xavier Chereau e dal responsabile delle relazioni sindacali Giuseppe Manca, abbiamo avuto modo di anticipare che a ottobre presenteremo la piattaforma di rinnovo del Contratto specifico di Lavoro, nato ormai più di dieci anni fa come contratto Fiat e oggi negoziato con i gruppi Stellantis, Iveco, CNH Industrial e Ferrari. I cardini della nostra piattaforma saranno la tutela del potere di acquisto degli stipendi dei lavoratori, oggi falcidiata dall’aumento del prezzo dei beni essenziali, nonché la costruzione di relazioni più partecipative per tutelare al meglio occupazione e condizioni di lavoro.
La Direzione di Stellantis ha dichiarato la sua disponibilità al rinnovo e in linea di principio si è detta consapevole della necessità di dare una risposta salariale ai lavoratori anche in relazione alle performance finanziarie del gruppo, ma ha anche aggiunto che da parte aziendale c’è l’esigenza di rafforzare la flessibilità, la produttività e di rendere più efficienti e competitivi gli stabilimenti italiani.
Stellantis ha anche puntualizzato le sfide fondamentali che dovranno essere affrontate: diventare una azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2038; passare al 100% di veicoli elettrici; curare al massimo la qualità e il cliente.
L’Italia oggi conta il 16,5% dei dipendenti e a detta della Direzione rappresenta un pilastro del gruppo. Oltre alla conferma delle produzioni e degli investimenti in tutte le fabbriche di montaggio e di meccanica, nonché del progetto di Termoli, ci è stato preannunciato che presto avremo un confronto sulla fabbrica Cento di Ferrara ed è stato precisato che il nuovo cambio per i veicoli commerciali sarà prodotto a Verrone dal 2024. Infine c’è la disponibilità a riprendere il confronto in sede istituzionale sul piano industriale appena sarà insediato il nuovo Governo.

Uffici Stampa Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr