Nei prossimi giorni assemblee informative e referendum in tutte le sedi coinvolte
Dichiarazione congiunta di Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani
Coordinatori nazionali SIRTI Fim Fiom Uilm
Nella mattinata odierna, presso il Ministero del Lavoro, al 75° giorno dall’avvio della procedura, si è raggiunta l’ipotesi di accordo per la soluzione positiva della complicatissima vertenza, apertasi il 14 febbraio scorso.
L’intesa sottoscritta, che azzera gli 833 licenziamenti annunciati da SIRTI, sarà illustrata nelle assemblee convocate nei prossimi giorni e sottoposta a referendum tra i dipendenti.
L’accordo, distribuito su un periodo di tre anni, prevede:
- uscite incentivate con la non opposizione al licenziamento, per accompagnamento alla pensione e out placement;
- riconversioni interne del personale nelle unità produttive non interessate dagli esuberi;
- contratto di solidarietà difensivo all’interno della divisione TELCO (e magazzini) con una riduzione media del 23,22% (con punta massima del 35%).
Inoltre, è previsto l’avvio di un tavolo di confronto sul tema della competitività aziendale, con l’obiettivo di far rientrare parte delle attività ora affidate ai sub-appalti.
L’intero impianto prevede momenti di verifica sui diversi aspetti, tanto a livello nazionale quanto nei territori da parte delle RSU.
Pur con un sensibile sacrificio richiesto ai lavoratori della TELCO, maggiormente impattati dalla % di riduzione del CdS, l’intesa raggiunta coglie l’obiettivo dichiarato di azzerare gli esuberi e impegna l’azienda ad un confronto permanente sul tema della produttività e del lavoro in sub-appalto.
È necessario che a questa importante e delicata soluzione si accompagni un deciso intervento da parte del Governo, con la dichiarazione di apertura del Tavolo di Settore delle TLC.
Fim, Fiom e Uilm nazionali
Roma, 8 maggio 2019