Nonostante il poco tempo a disposizione – di fatto 3 giorni – i lavoratori e le lavoratrici Sirti hanno risposto partecipando al referendum sull’ipotesi di accordo dell’8 di maggio con un’affluenza pari al 73% (79% nella Telco).
Un primo motivo di grande soddisfazione, chiaro segnale del bisogno di democrazia espresso, con assemblee partecipate e dibattute.
Le intese raggiunte al ministero del Lavoro hanno riscontrato un gradimento del 77% (74% nella Telco e nei magazzini, le aree maggiormente impattate dalla procedura).
Tra le sofferenze rimarcate dai numerosi interventi la mancata estensione solidale del contratto di solidarietà a tutti i dipendenti e soprattutto la soglia massima del 35%.
Pertanto, è necessario che nei territori si svolgano riunioni di monitoraggio locale in merito all’applicazione del cds, nonché sui percorsi di riqualificazione interna verso le business unity non impattate dalla procedura.
Cosi come per quel che riguarda i sub-appalti è di fondamentale importanza tanto l’apertura del tavolo di settore delle tlc, quanto quello sulla competitività che deve essere avviato il prima possibile, prevedendo gli indispensabili confronti nei territori.
Siamo soddisfatti per il risultato per nulla scontato, che premia ancora una volta il senso di responsabilità dei lavoratori Sirti, l’impegno delle Rsu e delle strutture territoriali Fim, Fiom e Uilm.
Dichiarazione congiunta di Marco Giglio, Pietro Locatelli e Michele Paliani, coordinatori nazionali Fim, Fiom, Uilm Sirti
Fim, Fiom e Uilm nazionali