“Le risposte da dare al Mezzogiorno, e in modo particolare a Lecce, sono tante – ha detto Rocco Palombella, neo segretario organizzativo Uil durante i lavori del Consiglio territoriale della Uil Lecce che si è tenuto questa mattina nell’Hotel Hilton Garden Inn – la ripartenza del Paese non può prescindere da uno sviluppo del Sud. Per anni il Sud è stato il grande assente dall’agenda dei vari governi che si sono avvicendati e il Salento è l’esempio emblematico di come siano state trascurate le sue specificità, di come sia stato compromesso il valore economico e produttivo del territorio”.
“Dobbiamo con forza dare continuità all’iniziativa di Cgil Cisl e Uil – ha continuato Palombella – nel tentativo di sollecitare il governo a destinare al Mezzogiorno gli interventi necessari per evitare ulteriore disparità tra le diverse regioni d’Italia. Le autonomie regionali paventate, a mio avviso, rischiano di creare ancora più disparità e non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche sul piano sociale andando a intaccare alcuni diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione come l’istruzione, la sanità, la sicurezza dei cittadini. La strada imboccata dal sindacato confederale negli ultimi mesi, che ha abbandonato qualsiasi forma di ideologia politica per discutere del merito, è certamente quella giusta”.
Riferendosi poi all’iniziativa della ‘Via della Seta’, ovvero il tentativo del governo di stabilire dei rapporti commerciali con la Cina, Palombella ha espresso preoccupazione per il fatto che “ancora una volta siano stati volutamente esclusi i porti del Sud puntando sui porti di Genova e Trieste. Lo stesso Sud che viene sempre etichettato come quella parte d’Italia che chiede mera assistenza, da cui tutti dicevano che sarebbero arrivate la maggior parte delle domande per il Reddito di cittadinanza. Eppure i numeri dicono altro: è la grande città industriale di Milano la capofila per il Reddito di Cittadinanza. Dobbiamo quindi sfatare il luogo comune e ribadire con forza che il nostro Sud non chiede assistenza, ma chiede sviluppo”.
“Noi dobbiamo insistere – ha poi ribadito con forza – coinvolgere tutte le istituzioni intorno al tema dello sviluppo infrastrutturale per far crescere il Mezzogiorno, quindi anche Lecce e il suo territorio. Abbiamo dato dimostrazione di saper sfruttare le bellezze del territorio per creare un grande turismo, oltre al quale spesso immaginiamo di non poter andare. Invece dobbiamo riuscire a coniugare questo tema, sicuramente importante, con quella piccola industria manifatturiera e artigianale in cui noi sappiamo eccellere. Il sindacato deve continuare a essere in prima linea per affermare un principio che non può sfuggire a nessuno: l’Italia intera non può ripartire senza il contributo indispensabile delle regioni meridionali”.
Ufficio stampa Uilm