Riunito il Coordinamento nazionale auto per prepararsi alle prossime sfide industriali e contrattuali

Si è riunito dopo la pausa estiva il Coordinamento nazionale Uilm di FCA, CNHI, Marelli e Ferrari, per discutere i principali temi industriali e contrattuali che il sindacato dovrà affrontare nel prossimo futuro.

Innanzitutto la Uilm ribadisce la necessità di prorogare le misure di sicurezza contro la diffusione del covid, che si sono dimostrate essenziali per evitare che il contagio dilagasse e che hanno costituito un precedente utile per l’intero mondo del lavoro. Anzi occorrerebbe apprestare meccanismi maggiormente mirati al contenimento di eventuali contagi già riscontrati. È in ogni caso fondamentale che le forniture di mascherine chirurgiche siano sempre di qualità idonea alla loro funzione di protezione. Infine sarebbe auspicabile una maggiore focalizzazione di Fasif sull’emergenza, ad esempio inserendo la possibilità di effettuare tamponi o analisi sierologiche.

Quanto allo smart working, il coordinamento esprime soddisfazione complessiva per la sua concessione ai lavoratori che possono farvi ricorso, ma ritiene che sia opportuno un approfondimento con i lavoratori coinvolti per comprenderne meglio i potenziali risvolti sulla vita lavorativa, giacché alcuni casi di cattiva gestione stanno già emergendo. Si rileva inoltre che in molti casi non sono stati forniti tutti gli strumenti utili, in particolare il telefono mobile su cui essere contattati.

Sulla commissione inquadramento con FCA e Marelli, il Coordinamento Uilm esprime la volontà di iniziare la sperimentazione della nuova indennità da definire entro il prossimo rinnovo, purché la stessa sia corrisposta in base a criteri oggettivi e preceduta dalla più ampia sperimentazione possibile; inoltre occorre intervenire negli ultimi casi di mancato adeguamento durante la fase di passaggio dal vecchio al nuovo inquadramento.

La ripresa lavorativa ha fortunatamente beneficiato di un incremento della domanda di mercato. Il lancio delle nuove vetture in FCA, la conferma del piano industriale in CNHI e l’aumento delle commesse in Marelli costituiscono elementi positivi per la tutela dell’occupazione, elementi preziosi e tutt’altro che scontati se si considera la gravità dell’emergenza che stiamo attraversando. Tuttavia resta massima l’attenzione sindacale per i futuri sviluppi molto delicati in ciascuno dei tre gruppi, in particolare per la fusione FCA-PSA, che avrà naturalmente inevitabili ricadute anche sull’indotto, per l’applicazione dell’intesa quadro siglata con CNHI, per la richiesta di incontro con l’amministratore delegato di Marelli, nonché per i futuri assetti di PCMA.

Uilm nazionale