Palombella alla commemorazione di Giuseppe Pera: in difesa del diritto al lavoro – da “La Gazzetta di Lucca – + video intervento

RASSEGNA STAMPA
Uilm Nazionale

Cultura e spettacolo

Palombella alla commemorazione di Giuseppe Pera: in difesa del diritto al lavoro

domenica, 8 ottobre 2017, 10:37

di Alfredo Cornacchia

Il video dell’intervento di Rocco Palombella: https://www.youtube.com/watch?v=IyLCqX4mwzg&feature=youtu.be

 

In ricordo di Giuseppe Pera si sono svolti, oggi e ieri, nel complesso conventuale di San Francesco, Lucca, due giornate di confronto sul difficile tema del diritto al lavoro. Svariate sono le problematiche che girano attorno a tale diritto, per il quale Pera è stato riconosciuto ancora una volta per il suo enorme contributo. Durante il secondo incontro molti gli ospiti illustri, quali: Tiziano Treu, presidente del Cnel, Stefano Franchi direttore generale della Federmeccanica, Marco Bentivogli segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici, Rocco Palombella segretario generale della Uilm, Maurizio Landini segretario generale della Fiom.

Si è discusso delle ore lavorative nella prospettiva di un futuro in cui i lavori e i loro metodi cambieranno. Si tratta della quarta rivoluzione industriale, al pari delle precedenti secondo l’analisi di Palombella. Particolarmente fra la prima e la seconda rivoluzione, si notò un cambiamento delle tecniche lavorative che c’è ed è in continua progressione, perciò come avvenne nel passato l’innovazione va accolta ma non a discapito dell’operaio e dei suoi diritti. “Vantiamo un rapporto di rappresentanza molto forte nel nostro Paese – ha dichiarato Palombella – dato che riscontriamo circa il 70 per cento di votanti nei pareri sindacali, a differenza della partecipazione politica che non raggiunge nemmeno il 50 per cento.” Così ha risposto il segretario generale della Uilm, intento ad allontanare quell’idea che il sindacato non rispecchi le volontà degli operai. “Sì al manifatturiero ma in modo che non ne risenta il lavoro. Per non creare situazioni di ulteriore disagio. Ad esempio il sistema siderurgico è in ginocchio, messo in pausa come nei casi di Piombino e Ilva.”

Lunedì al dicastero dello Sviluppo economico, si svolgerà l’incontro con l’Ilva per il difficile negoziato che muterà il futuro di migliaia di operai. “Incontro molto importante, ma con molte tensioni scaturite da AM Investco – ha spiegato Palombella – hanno ormai ufficializzato i quattro mila esuberi. Noi lo sapevamo già, ma non ci aspettavamo i criteri di scelta anomali che hanno avanzato: in sostanza provocheranno migliaia di licenziamenti e in caso di necessità sceglieranno i dipendenti a proprio gusto, senza seguire regole. Inoltre di solito ad una risalita produttiva i dipendenti vengono messi in sicurezza, assunti o riassunti, invece AM Investco ha dichiarato che i dipendenti scenderanno.” Un profilo sociale lavorativo inaccettabile, nonché una trattativa che già nella prefazione sembra essere inutile e inammissibile. Ci saranno infatti a Taranto 24 ore di sciopero per contrastare questa prevaricazione incontrollata, il cui intento è solo quello di calpestare i diritti dei lavoratori. Diritti che soprattutto in Italia hanno già suscitato polemiche da istituzioni di forte potere per la loro peculiare libertà. In assenza di una conclusione accettabile sarà richiesto l’intervento del Governo nella negoziazione, come d’altronde già all’estero in casi analoghi è avvenuto per molto meno.

Per quanto riguarda i lavori del nuovo millennio: non sono assimilabili a quelle categorie già esistenti, perciò non sono allo stesso modo regolabili. Costituiscono un problema da arginare con nuove norme. “Poche e scritte bene, non serve una moltitudine di leggi che complicano solamente le realtà già disastrate”, una specie di mantra ripetuto da tutti gli oratori, in unanime sintonia per una legiferazione concreta, non dispersiva e chiara. L’assistenza sanitaria e la formazione sono punti imprescindibili di cui il diritto del lavoratore non può far a meno. Ha affermato Palombella, il quale ha previsto quasi un milione di lavoratori che beneficeranno di tali diritti, di cui però non ha saputo predire l’esito, rimanendo cauto e rifacendosi alla facoltà di controllo per determinare quanto saranno stati efficaci questi nuovi interventi. Questi ultimi due punti risultano fondamentali per un corretto utilizzo dei diritti e per una migliore integrazione nel mutevole mondo del lavoro. Seguendo queste idee, negli Stati Uniti, gli Urbe riuscirono ad ottenere riconoscimenti e diritti solo grazie ad una rappresentanza di avvocati.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 8 ottobre 2017