Nell’incontro tenutosi oggi in modalità online, il Presidente Marelli Europa Ermanno Ferrari ha illustrato la situazione e le prospettive industriali per il futuro. Le trasformazioni in corso nel settore automotive stanno imponendo forti sforzi in termini di investimento, il cui ritorno è previsto in tempi lunghi. A tale questione di fondo si é aggiunta la emergenza determinata dalla epidemia covid, che in un primo momento ha causato inevitabili problemi di cassa e che oggi sta provocando gravi perturbazioni sul fronte degli approvvigionamenti; per quanto poi concerne il mercato, la domanda di veicoli sta recuperando solo parzialmente quanto perso nella fase iniziale.
In questi anni gli sforzi aziendali sono stati rivolti naturalmente a costruire una integrazione con la casa acquirente giapponese e a sfruttare le sinergie derivanti dalla fusione, nonché la migliore e maggiore presenza globale, in particolare sulla frontiera della componentistica elettronica, dei semiconduttori, e, a nostro avviso in un futuro prossimo, alla motorizzazione attraverso l’energia prodotta dall’idrogeno.
Le priorità globali per il 2021 sono: il consolidamento con i clienti storici Stellantis e Nissan, ma nella consapevolezza che non si può più contare su condizioni preferenziali e che occorre cercare nuovi clienti (in particolare la nascita di Stellantis offre occasioni con PSA ma determina anche una maggiore competizione con altri concorrenti); perseguire una crescita mirata con investimenti, prodotti e tecnologie che possano garantire una crescita sostenibile, fronteggiando il calo delle motorizzazioni tradizionali, in particolare del diesel; cercare di realizzare partnership utili a rafforzare le competenze in settori specifici e ad accelerare il salto verso le tecnologie di prossima generazione; puntare molto sulla innovazione e sulla crescita nel settore dell’elettrico. Per quanto concerne l’occupazione in Italia, nel 2020 si è registrato un lieve calo da 8.400 a 8.200 dipendenti. Sono programmati investimenti in tutti gli stabilimenti e settori di bussines, ma l’utilizzo degli ammortizzatori sociali purtroppo proseguirà nel 2021 in diversi siti produttivi.
Come sindacato abbiamo rimarcato l’esigenza di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per diminuire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, a partire dal bilanciamento del personale fra divisioni con maggiori e minori ordinativi, rafforzare le competenze attraverso la formazione professionale anche attraverso l’utilizzo del fondo nuove competenze, nonché di tenere uno stabile un confronto sugli sviluppi del settore automotive e sugli impatti determinati della transizione verso l’elettrico, per garantire le prospettive future degli stabilimenti e dell’occupazione che porti ad un piano industriale di medio lungo periodo che preveda ulteriori investimenti. Abbiamo anche ribadito la necessità di prendere in esame la situazione dei lavoratori in somministrazione e in staff leasing al fine di valutare un loro inserimento stabile in Marelli e di come mantenere le professionalità, rendere attrattiva l’azienda e rigenerare l’occupazione.
Proseguono infine le misure di contrasto ai contagi, nello sforzo comune di sindacato e azienda, nonché nella piena consapevolezza che l’epidemia è ancora lungi dall’essere sconfitta.
Roma, 24 febbraio 2021 Uffici Stampa Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR