Si è tenuto oggi l’incontro delle segreterie nazionali con la Marelli sulle indiscrezioni di stampa relative ad una sua possibile cessione a Motherson. A detta della Direzione aziendale, il punto di partenza delle voci giornalistiche è nel fatto che KKR, fondo proprietario di Marelli, ha iniziato un processo di ristrutturazione del debito con le banche giapponesi; nell’ambito di questo processo è previsto l’ingresso di sponsor per il rifinanziamento della società, dunque anche di eventuali investitori che possano entrare nel capitale. Parallelamente si può affermare che in effetti con Motherson sussistono da tempo delle joint venture ed una nuova è stata avviata più di recente, ma al momento non c’è nulla di più.
Entro giugno in ogni caso il processo di ristrutturazione del debito, nonché quindi l’eventuale coinvolgimento di partner, dovrebbe prevedibilmente essere concluso. Qualsiasi comunicazione dovrà avvenire pubblicamente secondo le norme di legge. Come sindacato abbiamo chiesto essere informati tempestivamente sulle novità che si determineranno, consapevoli della loro rilevanza sul destino del gruppo.
È chiaro che il futuro di Marelli risente del difficile contesto del settore automotive, colpito prima dalle chiusure causate dalla pandemia e poi dalla crisi degli approvvigionamenti e dal rincaro delle materie prime.
L’azienda ha confermato il piano industriale presentato alle OO.SS., gli impegni e le garanzie assunte negli accordi sottoscritti a febbraio.
La Direzione aziendale ci ha anche informato che sono uscite 137 persone, ma ci sono ulteriori 210 adesioni.
Nell’ambito del percorso stabilito a febbraio abbiamo chiesto un incontro sull’avanzamento dell’accordo con la presenza delle delegazioni territoriali e di fabbrica e si attiveranno i confronti per ciascun stabilimento.
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