“La notizia della vendita di Lfoundry alla cinese Jiangsu CAS-IGBT Technology Co. non ci coglie certo impreparati, del resto erano note le oggettive difficoltà dell’azienda di far fronte a una fase di crisi congiunturale legata al costo delle materie prime tra cui il wafer di silicio, che hanno avuto un aumento del 20 per cento e di un costo del lavoro elevato per una strategia di competizione globale. Tant’è che era stato firmato un contratto di solidarietà”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm. “A oggi – continua – non possiamo però dare giudizi affrettati sui nuovi acquirenti, aspettiamo di capire nel merito quali sono gli sviluppi e le prospettive che vogliono assicurare all’azienda abruzzese e a tutti i lavoratori. Un’azienda come Lfoundry ha bisogno di investimenti, di puntare sullo sviluppo delle nuove tecnologie e su industria 4.0. Il nostro compito resta quello di monitorare e vigilare affinché vengano salvaguardati tutti i livelli occupazionali”.
Ufficio stampa Uilm