LFoundry; Paliani (Uilm): “Raggiunto importante accordo che garantisce produzione in sicurezza”

“Per gestire l’emergenza Covid 19, senza fermare l’intera produzione, si è raggiunta un’intesa tra azienda e sindacati che riduce al 50% la produzione e circoscrive in gruppi chiusi i turni di lavoro. In questo modo si pongono le basi per una continuità produttiva in piena sicurezza e salvaguardando la salute dei lavoratori”. Lo dichiara Michele Paliani, Funzionario nazionale Uilm e coordinatore del settore, riguardo l’accordo firmato con l’azienda marsicana, di proprietà cinese, che produce semiconduttori ed è la più importante della provincia dell’Aquila.

“L’accordo – dichiara Paliani – prevede una rotazione alternata tra un turno di lavoro per il 50% degli appartenenti alla medesima squadra e un turno di CIG la settimana successiva, dove sarà impiegato il restante 50% , permettendo così 12 giorni consecutivi a casa che coprono quasi totalmente il periodo di incubazione del virus, che permette l’individuazione delle persone da isolare nel caso sfortunato di contagio”.

“Per il personale in giornaliero – prosegue – viene previsto l’utilizzo dello Smart working al 80% ed una applicazione di ore di cig equivalenti al personale turnista. L’ intesa, inoltre, istituisce un tavolo permanente di monitoraggio che si riunisce con cadenza settimanale per la verifica di sicurezza dei dipendenti e degli andamenti produttivi”.

“È stato svolto un grande lavoro da parte dei comitati Rls e Rsu – continua – caratterizzato da numerosi incontri volti ad adottare misure di contenimento per salvaguardare la salute e sicurezza di tutti i dipendenti. Lavoro svolto con grande senso di responsabilità e buon senso. I semiconduttori sono un settore molto particolare, con la specificità di Lfoundry dove la produzione si svolge in clean-room, si è riusciti a non fermare la produzione ponendo in massima sicurezza i dipendenti”.

“È già iniziata la discussione per la gestione della fase 2 – conclude – in attesa delle disposizioni ministeriali e nella piena consapevolezza che cambieranno modelli organizzativi e inevitabilmente le produzioni dovranno tenere conto di schemi sociali in mutazione. Fondamentale per il prosieguo saranno il dialogo, la partecipazione e la condivisione delle scelte”.