Leonardo: Quale prospettive?

Si è tenuta in data odierna, presso la sede della UIL Nazionale a Roma, la riunione del Coordinamento delle RSU Uilm di Leonardo per discutere della situazione aziendale e del rinnovo del contratto di II livello che scadrà il 31 dicembre di quest’anno.

Abbiamo voluto collocare l’incontro di oggi a valle dell’Assemblea Nazionale Uilm sull’epilogo positivo della vertenza ILVA per dedicare la stessa attenzione anche alla più grande azienda italiana nei settori Aerospazio, Difesa e Sicurezza.

Con il primo Contratto Integrativo Aziendale della One Company Leonardo sono state messe insieme le diverse esperienze contrattuali delle ex aziende di Finmeccanica, provando ad iniziare un processo di armonizzazione che reputiamo si debba  portare a compimento solo dove è possibile e senza “penalizzazioni” migliorando i temi già affrontati.

La Uilm Nazionale ed il Coordinamento tutto, stigmatizza fortemente l’attuale approccio aziendale alle Relazioni Industriali e lo scambio di informazioni verso le Organizzazioni sindacali ed i lavoratori che non avviene attraverso gli organismi e nelle sedi già previsti dagli accordi in essere.

Le riorganizzazioni aziendali, le acquisizioni, gli avvicendamenti delle responsabilità delle diverse funzioni aziendali e gli esiti di gare (vinte o perse) non devono essere apprese attraverso la stampa correndo il rischio (certezza) che si diffondano anche (presunte?) notizie false su possibili scenari futuri.

Ci chiediamo: qual è l’idea di Relazioni sindacali che ha in mente il management di Leonardo? Gli annunci fatti di voler rendere partecipi i lavoratori e le Organizzazioni sindacali alle scelte aziendali ed ai processi riorganizzativi da attuare per il rilancio industriale del gruppo non hanno trovato conferma e ci domandiamo se Leonardo voglia rendere veramente i lavoratori soggetti “attivi” della vita aziendale.

La Uilm si augura di non assistere ad un “ritorno al passato” (precedente gestione) che guardava esclusivamente alla quotazione del titolo in Borsa.

Occorre ripristinare un coerente ed equilibrato rapporto fra azienda e Rappresentanti dei lavoratori, a tutti i livelli. Chiediamo a Leonardo risposte ai problemi legati alla quotidianità e soprattutto sulle prospettive di crescita:

  • quali alleanze industriali e commerciali,
  • quali le acquisizioni per la crescita dimensionale,
  • entità degli investimenti e su quali tecnologie e prodotti e progetti.

Queste risposte non possono attendere,  molti gli interrogativi legati al futuro di attività che sembrano non avere più padri come l’Automazione e la Radaristica Civile, non vogliamo assistere alla deriva di business che vengono fatti morire solo per assenza di investimenti o per mancanza di scelte.

Vogliamo dunque, rinnovare l’accordo di II livello ascoltando tutti i lavoratori attraverso le RSU e le strutture UILM pianificando anche incontri a livello divisionale.

Ci impegniamo a costruire una Piattaforma di rinnovo con l’obiettivo di individuare tutti i possibili temi da omogeneizzare fra le diverse Divisioni poiché è ora di colmare le tante differenze di trattamento, esistenti anche fra lavoratori della stessa Divisione.

Il rinnovo dell’accordo di II livello può e deve rappresentare un’occasione importante per migliorare le condizioni salariali, le tutele, i diritti e la valorizzazione delle competenze e delle professionalità dei lavoratori di Leonardo.

Vogliamo confrontarci sulle scelte aziendali ed avere la possibilità di esprimere valutazioni ma avere anche la possibilità di proporre il nostro punto di vista e le nostre soluzioni, quelle dei lavoratori che rappresentiamo.

Suggeriamo e sfidiamo l’azienda a utilizzare una potente leva a sua disposizione per assicurarsi il raggiungimento degli obiettivi aziendali : il “senso di appartenenza all’azienda” che in questo momento i lavoratori con orgoglio vorrebbero riscoprire, quella stessa appartenenza che ha fatto grande la Finmeccanica e può rendere  grandissima Leonardo.

Se ciò non avverrà, saremo portati a pensare che (forse) l’azienda intende tirare a “campare” in uno scenario di mercato estremamente competitivo, ma ricco di opportunità di business,  ed in cui sono in atto processi di aggregazione degli altri competitor che inevitabilmente vedranno fagocitati i gruppi più piccoli.

La Uilm se non avrà queste risposte dal management di Leonardo, non esiterà nel cercarle rivolgendosi all’azionista di controllo della Società.

Uilm Nazionale
Coordinamento Nazionale RSU UILM Leonardo