Leonardo-Divisione Elettronica: chiudere siti non aumenta la fiducia fra i lavoratori di Leonardo

Si è riunito oggi il coordinamento dei delegati Uilm della Divisione Elettronica di Leonardo, che dopo l’incontro di ieri si è ritrovato insieme alle segreterie territoriali interessate e al Segretario Generale per valutare quanto emerso nell’incontro avuto ieri con la Direzione Aziendale.

La giornata di ieri ha segnato uno spartiacque importante che tutti i delegati presenti oggi hanno contrassegnato come la fine del percorso della fase pandemica e l’inizio di un percorso di difficoltà che è stato annunciato e presentato come un piano di crescita.

Una Operazione ben preparata per essere divulgata agli organi di stampa che concentrandosi sui titoli ad effetto hanno tralasciato tutti quegli elementi che hanno fatto la storia di questo gruppo e che soprattutto ne hanno segnato la crescita e che secondo noi si riassumono nelle identità di sito.

I risultati del 2021 che solo qualche giorno fa sono stati esaltati, sono frutto anche del lavoro e della dedizione di tutte quelle lavoratrici e lavoratori a cui si sta prospettando uno stravolgimento radicale delle proprie abitudini di vita.

Il piano annunciato prefigura una agonia che potrebbe durare fino a 3 anni a seconda dei siti e delle attività interessate, e questo percorso non offre oggi alcuna garanzia a nessuno, neppure a quei siti che apparentemente sembrerebbero avvantaggiarsi da questa operazione!

E’ industrialmente inaccettabile sentirsi dire che le ragioni di questa scelta nascono dal bisogno di evitare l’andirivieni di materiali fra un sito e l’altro o che la cancellazione di un sito farà aumentare i volumi di lavoro e l’efficienza dei siti che non verranno chiusi!

Il nodo da sciogliere è ancora e sempre uno, occorre discutere in modo analitico delle reali motivazioni che in un contesto di positività spingono la Leonardo ad intraprendere questa strada e soprattutto è necessario discutere del piano industriale che c’è alla base di questa scelta! Non possiamo dimenticare che il recente passato è fitto di tentativi, poi abortiti, di scorporare o dismettere attività (es ATC o Automation)

Non siamo mai stati contrari a discutere di merito, anche nei momenti più difficili siamo stati pronti ad assumerci responsabilità ma oggi non riusciamo a comprendere le ragioni di questa scelta!

La prossima settimana, il 23 marzo, continueremo il confronto con la stessa determinazione che ci ha consentito in altri momenti di difendere i lavoratori ed il futuro della Divisione Elettronica.

 

UILM NAZIONALE