Oggi presso la sede della Unione Industriali di Roma si è tenuto l’incontro di informativa annuale fra le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm che unitamente ai segretari territoriali ed alle Rsu hanno incontrato la Direzione della BU Sistemi Difesa con la presenza della direzione HR della Divisione Elettronica e della funzione HR della CORPORATE. Il responsabile della BU Ing. De Fazio ha illustrato quanto fatto nel 2021 e soprattutto le linee guida che stanno caratterizzando lo sviluppo della BU, che lo ricordiamo somma le competenze e la storia di due marchi che hanno nel tempo rappresentato il nostro Paese, in un ambito produttivo di cui ogni tanto ci si era dimenticati e che invece come i recenti eventi ci hanno ricordato, non può essere abbandonato.
Si vedono i risultati del grande lavoro di condivisione degli obiettivi che è stato fatto, sia a livello organizzativo che di sviluppo. La BU SDI grazie al contributo di tutti ha messo a frutto gli investimenti fatti e pianificati. Ora sta al Gruppo Leonardo non vanificare i pregevoli risultati raggiunti e giocare un ruolo di primo piano anche in questo settore, con margini di crescita ancora importanti, tutti a doppia cifra, anche nel segmento dei piccoli calibri dove molti sono i concorrenti.
Accanto alI’indiscusso primato nel segmento Navale per grande e medio calibro, quello che emerge dai risultati oggettivi e non da previsioni è che grazie al mutato approccio, si è riusciti a conquistare spazi di mercato che per parecchio tempo erano residuali e confinati al solo perimetro navale con i grandi calibri e a qualche sporadica apparizione frutto di consorzi nel segmento underwater.
Qualche numero:
- Nuovi Ordini per 780 milioni di€
- Ricavi per circa 500 milioni di €
- EBITA al 10%
Il dominio Underwater, quello dei siluri pesanti e leggeri è atteso in crescita nel quinquennio. In considerazione del ruolo di riferimento che ci siamo ritagliati per qualità ed affidabilità di prodotto, e per le competenze e il know how di tutta la filiera, si sono create tutte le condizioni per accrescere i volumi di attività anche all’interno del consorzio EuroTorp. Il tutto è corroborato da accordi di partnership con leader del settore per ciò che concerne i sonar, su cui comunque si sta investendo per realizzare un prodotto (trainato) eccellente alternativa a quanto prodotto da Thales che sicuramente vanta una migliore tradizione nel settore. E a tutto questo si aggiunge la recente soddisfazione per la scelta delle soluzioni “contromisure” effettuata da un produttore di piattaforme come ThyssenKrupp.
Nel Munizionamento, in particolare quello guidato, si è acquisito un riconoscibile vantaggio competitivo, da mantenere con ulteriori investimenti, e potrà rappresentare un valido motore poiché le richieste ed i contatti commerciali già attivi consentono di pianificare una crescita importante nel quinquennio, con l’obiettivo di ambire al ruolo di leader indiscussi e centro di riferimento per la difesa europea.
Il Dominio terrestre conferma le grandi qualità nelle torri di grande calibro ed è al momento il segmento che non potendo contare su una identità caratterizzata da una piattaforma, sarà legato all’andamento delle commesse nazionali. Questo è l’unico segmento su cui occorre immaginare una evoluzione strategica che apra spazi di crescita di prospettiva, riuscendo a portare le competenze riconosciute anche in questo segmento di mercato che anche in chiave europea non può essere abbandonato.
Obiettivo dichiarato è quello di entrare nella partnership della famiglia dei carri europei del futuro che al momento ci vede a latere rispetto al progetto franco-tedesco ma come oramai noto gli equilibri e le alleanze non sono immutabili.
La crescita delle attività è stato il volano che ha consentito di attuare la crescita degli occupati che pur al netto delle uscite avvenute ha segnato un incremento di 101 risorse nel 2021 fra nuovi ingressi e stabilizzazioni. Questo il trend che verrà confermato anche per i prossimi anni, consentendo di ricreare le condizioni di costante legame col territorio.
Il 2022 al momento, conferma il trend importante di crescita ed è linea con le attese, che rafforzano ulteriormente la già solida base costruita che vanta un backlog di attività per circa 4 anni.
In un contesto di forte positività generale si sono completate le fasi di armonizzazione di alcuni trattamenti contrattuali previsti all’interno dell’Integrativo. Si è inoltre ricevuta la disponibilità della Direzione HR di ridiscutere i criteri di applicazione dello Smart working.
A fronte di questi risultati e delle prospettive di crescita, riteniamo doveroso riaffermare con chiarezza che questo business non deve essere ceduto. Rappresenta un complemento naturale alle attività ed ai prodotti che Leonardo è in grado di offrire al mercato, garantendo il presidio totale di tutta la filiera di offerta.
Questo il nodo ancora da sciogliere e la Uilm continuerà ad impegnarsi per il mantenimento delle attività all’interno del gruppo Leonardo, a tutela del Paese e dei lavoratori.
Uilm Nazionale