La situazione di TFA

Nel pomeriggio del giorno 8 maggio presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto un incontro sulla situazione della TFA con la presenza del Vicecapo di Gabinetto del Ministro, Ingegner Sorial e con la partecipazione della Direzione aziendale, di Fim Fiom e Uilm nazionali e territoriali di Caserta e Potenza e delle RSU e di rappresentanti delle regioni Basilicata e Campania.

Era assente, per impegni in India, la Proprietà, tuttavia l’ingegner Pasini ha esplicitamente dichiarato di rappresentarla.

La Direzione aziendale ha confermato di aver acquisito la commessa per 54 treni per la Circumetnea e 3 per Sepsa, commesse che si svilupperanno a partire dal prossimo anno. Queste commesse – ha aggiunto la Direzione – non sono sufficienti per la piena saturazione degli organici neppure a regime, ma rappresentano un buon pilastro da completare con altre commesse da acquisire.

Nel frattempo, stanno terminando le commesse che erano state acquisite dall’Amministrazione straordinaria e questo significa uno scarico di lavoro che, in funzione delle attività e delle professionalità collegate si svilupperà nell’arco dei prossimi 12/18 mesi. La Direzione aziendale ha quindi esplicitato di dover ricorrere in tempi brevi ad un ammortizzatore sociale anche per il sito di Caserta da accompagnarsi con un progetto di formazione e di riqualificazione.

La Delegazione sindacale, in primo luogo, anche se non era tema di questa riunione, ha sollecitato il Ministero e l’Azienda sulla vicenda Amianto che, oltre a riconoscere un diritto ai lavoratori esposti, potrebbe dare un contributo positivo alla gestione dello scarico di lavoro.

Poi ha chiesto di approfondire il piano industriale e cioè, le attività che sono previste, le missioni per i due stabilimenti, le prospettive delle attività di service e gli investimenti che si intendono realizzare.

Su tali argomenti la Direzione aziendale ha risposto illustrando un’ipotesi di piano che dovrà essere confermato dal Consiglio di Amministrazione della Proprietà indiana nel corso del mese di maggio. In questo contesto si parla di un piano di investimenti di 20 milioni di euro, 8 nel 2019, 8 nel 2020 e i rimanti 4 nel 2021di cui una parte sui capannoni (4/4,5 milioni) e il rimanente per attrezzature e impianti. Sulle missioni dei siti la Direzione ha confermato la ripartizione delle attività che da sempre viene attuata tra Caserta e Tito, ma non ha risposto alla domanda su un piano di assunzioni che rimpiazzi chi a Tito e a Caserta uscirà per pensionamento e questo per l’intera Delegazione sindacale resta un punto su cui tornare e insistere.

Sostanzialmente, la Delegazione sindacale non può ritenersi soddisfatta dalle informazioni fornite dalla Direzione, anche se è vero che – come ha sottolineato il Rappresentante ministeriale – la situazione all’8 maggio è migliore di quella del 6 novembre 2018, data nella quale si era svolto l’incontro precedente poiché le commesse Circumetnea e Sepsa sono state acquisite.

La Delegazione sindacale ha chiesto un aggiornamento della riunione a quando sarà possibile conoscere nei dettagli e discutere del piano industriale e le Parti si sono accordate per una riconvocazione nell’ultima decade di giugno.

A livello territoriale, infine, saranno svolti incontri di approfondimento sulle ragioni e le dimensioni dello scarico di lavoro che si prospetta.

Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali
Le RSU