Nel pomeriggio di ieri si è svolto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, una riunione sulla situazione della Jabil di Caserta che ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 190 lavoratori e lavoratrici che scadrà il 31 gennaio.
La Direzione aziendale ha continuato a ribadire la volontà di attestarsi a un livello occupazionale di 250 dipendenti, e ha riproposto di ricollocare 140 persone nell’arco di 12 mesi verso TME, inoltre intende collocare i restanti esuberi nella società Co.Ge.Pa.
Quest’ultima proposta è stata considerata dalla Delegazione sindacale, addirittura provocatoria, poiché la società in questione ha subito nei mesi passati “interdittive antimafia”: dopo i licenziamenti di Orefice e le forti difficoltà di Softlab, ci propongono un’impresa di dubbia reputazione.
La Delegazione sindacale ha confermato che non intende sottoscrivere un obbligo per i lavoratori di ricollocarsi in altre aziende e che va confermato il principio della volontarietà nella ricollocazione.
Nel corso della riunione è emersa la possibilità di ricorrere alla CIG per “transizione occupazionale”: ma su questo la delegazione sindacale ritiene che vada valutata coi lavoratori in assemblea e ha chiesto di sfruttare il rimanente mese di Cassa Integrazione ancora disponibile per la definizione di un eventuale accordo.
La Direzione aziendale ha rifiutato tale proposta e ha anche risposto negativamente all’appello della Sottosegretaria, On.le Fausta Bergamotto di accogliere la proposta sindacale.
Per questo motivo, oggi e nei prossimi giorni i lavoratori e le lavoratrici della Jabil di Caserta, scendono in sciopero con il pieno sostegno delle Organizzazioni sindacali!
Fim, Fiom, Uilm, Failms nazionali