Industria Sardegna; Palombella (Uilm): “Basta perdere tempo, urgente incontro con ministro Patuanelli per rilanciare l’occupazione e la produzione industriale dopo dieci anni di crisi”

“Chiederemo immediatamente un incontro al neo ministro dello Sviluppo economico Patuanelli perché le situazioni dell’ex Alcoa, del Sulcis e dell’ex Keller non possono più attendere e devono essere risolte al più presto dopo quasi dieci anni dall’inizio della crisi industriale”. Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, durante il consiglio regionale del sindacato metalmeccanico ad Assemini (Cagliari) nel quale è stata ufficializzata la costituzione della Uilm Regionale Sardegna che riunisce i Consigli territoriali del Sulcis e di Cagliari/Vasta Area e l’elezione a Segretario generale di Alessandro Andreatta, al quale il leader Uilm ha augurato buon lavoro, di armonizzare e fare ogni azione possibile per risolvere le crisi industriali sarde.

Sono intervenuti, oltre al Segretario Generale della Uilm nazionale Rocco Palombella, il Segretario organizzativo della Uilm nazionale Roberto Toigo, il Segretario Generale Uil Sardegna Francesca Ticca e il neo eletto Segretario regionale Uilm Sardegna Alessandro Andreatta. Durante l’incontro si è discusso delle situazioni di crisi industriali in Sardegna, in particolare dell’ex Alcoa e dell’area del Sulcis, dei punti dell’ipotesi di piattaforma unitaria Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del Ccnl Federmeccanica-Assistal e degli assetti organizzativi della Uilm Sardegna.

“La Sardegna – continua Palombella – negli ultimi cinque anni ha perso quattro punti di Pil, scendendo sotto la soglia delle regioni meno sviluppate a livello europeo. Un territorio con un Pil pro capite sempre più distante dal Centro Nord , un sottodimensionamento del comparto industriale e dei problemi strutturali per quanto riguarda il costo dell’approvvigionamento energetico che ha bisogno di investimenti straordinari per il rilancio e per dare una prospettiva occupazionale ai tanti lavoratori in difficoltà”.

“Quella dell’ex Alcoa è la madre di tutte le vertenze in Italia – dichiara il leader Uilm – e il nuovo governo deve mettere in campo ogni iniziativa per far riprendere l’attività produttiva del sito di Portovesme senza ulteriori perdite di tempo e rischio di perdita di posti di lavoro”.

“Più volte nel corso degli anni – prosegue – abbiamo sentito dichiarazioni da parte di ministri e dell’azienda che parlavano di risoluzione della crisi, della ripartenza dell’attività produttiva e di nuovi investimenti. Invece ancora oggi ci sono 400 lavoratori in cassa integrazione e solo 100 stanno lavorando, che si sommano ai 900 della zona del Sulcis e agli operai dell’ex Keller che attendono da troppo tempo una soluzione”.

“Il tema della decarbonizzazione – aggiunge – è importante ma la transizione va gestita senza distruggere il tessuto produttivo del settore manifatturiero. Bisogna comprende efficacemente come alimentare le nuove produzioni e se sono realmente ecosostenibili”.

“Dopo sette mesi di ritardo – sottolinea – solamente pochi giorni fa sono stati stanziati dei fondi previsti dal Dl Imprese per il prolungamento di quattro mesi degli ammortizzatori sociali. È necessario un intervento strutturale e realmente risolutivo per questo stabilimento e per le altre realtà sarde perché i lavoratori vogliono lavorare e non vivere di assistenzialismo”.

“Siamo consapevoli – continua – che esiste un problema del costo dell’energia e continueremo a chiedere al governo di intervenire ma Sider Alloys deve rispettare gli accordi e mettere in campo gli investimenti previsti per riavviare un reale ciclo produttivo dell’impianto di Portovesme”.

“Ogni intervento sul costo dell’energia deve essere fatto solamente nella direzione del ritorno al lavoro di tutti i lavoratori dell’Ex Alcoa e del rilancio della produzione di alluminio nello stabilimento” aggiunge il leader Uilm.

“Enel – continua – essendo una società partecipata ha e deve avere anche un ruolo sociale, quindi deve esserci anche da parte loro un’assunzione di responsabilità e non nascondersi dietro una logica meramente di profitto”.

“I lavoratori – conclude – non hanno bisogno di altre passerelle di ministri ma di atti concreti. Non faremo sconti a nessuno e chiediamo al nuovo governo di lavorare fin da subito per risolvere queste vertenze che durano da troppi anni”.

Ufficio stampa Uilm