Ieri, 23 settembre 2024, da remoto si è svolto l’incontro per la discussione dell’integrativo di gruppo, presenti la delegazione aziendale e le rappresentanze della varie Confindustrie territoriali e la delegazione sindacale al completo, RSU, Fiom e Uilm nazionali e territoriali.
Incontro in plenaria che dopo il precedente in ristretta del 10 settembre, aveva all’ordine del giorno la definizione dell’aggiornamento del PDR di gruppo, cosa che è stata risolta riportando a parametro di stabilimento l’OP di sede per tutti i lavoratori compreso Service e R&D (almeno per un anno visto che l’accordo scade complessivamente nel 2025).
Sempre all’ordine del giorno c’era la risposta aziendale in merito ai superminimi e ai trattamenti di trasferta.
Su questi due temi registriamo risposte complessivamente negative e insufficienti.
L’Azienda dopo lo sciopero unilateralmente ha elargito ulteriori superminimi assorbibili, non per tutti, e che solo per alcuni hanno risarcito in toto o in parte gli aumenti del CCNL.
Il Coordinamento ha chiesto una soluzione compensativa per tutti e con accordo sindacale, non soluzioni unilaterali aziendali che dividono ancora di più i lavoratori. Il Coordinamento nazionale ritiene tale scelta aziendale inaccettabile. Riteniamo sbagliato confondere la professionalità dei lavoratori ed il suo riconoscimento con il necessario potere d’acquisto delle retribuzioni.
Per il trattamento di trasferta, l’Azienda dice di voler semplificare e invece propone di abbassare la trasferta europea e di non riconoscere più i trattamenti economici per gli spostamenti intrasede.
Pertanto, nelle prossime ore il Coordinamento delle RSU si riunirà per calendarizzare ed accorpare tutte le iniziative di lotta. Per cui lo stato di agitazione in tutto il gruppo, con il blocco degli straordinari e delle flessibilità e con il pacchetto di almeno 6 ore di sciopero ancora disponibili, sarà rimodulato con iniziative generali e rilevanti.
Entro il mese di ottobre sono stati calendarizzati altri due incontri in presenza uno a Milano e il 24 ottobre a Vicenza.
I lavoratori non si possono né dividere né comprare.
Il contratto è per tutti!
Fiom e Uilm nazionali