Fincantieri, riparte il confronto azienda-sindacati su piano industriale e integrativo


Fincantieri, riparte il confronto azienda-sindacati su piano industriale e integrativo

Dopo mesi di stasi, primo incontro tra l’ad Bono, i segretari dei metalmeccanici Palombella (Uim), Landini (Fiom) e Bentivogli (Fim) di Elena Del Giudice

UDINE, 5 novembre 2015 – Dopo mesi di stop, nei quali non sono mancati scioperi e proteste, riprende il dialogo con i sindacati in Fincantieri.

L’incontro, svoltosi ieri sera a Roma sollecitato dai segretari nazionali di Fim (Marco Bentivogli), Fiom (Maurizio Landini) e Uilm (Rocco Palombella), con l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e i vertici della società, è servito “per fare il punto sul piano industriale – dichiara Rocco Palombella, segretario generale dei metalmeccanici della Uil – e per definire anche la ripresa del confronto sul contratto integrativo”.

Prima data in calendario, il 15 dicembre. Un incontro, quello romano, dal quale i sindacati sono usciti “rassicurati sulle prospettive del Gruppo e sulla disponibilità a riavviare il tavolo per il contratto di secondo livello” di fatto scaduto da tempo e sospeso, nella funzionalità, compreso il salario aggiuntivo, dalla scorsa primavera.

“E questo – sottolinea Palombella – si traduce in una perdita economica per i lavoratori. E’ evidente quindi che c’è la necessità di sottoscrivere un nuovo integrativo che non stravolga la struttura degli accordi precedenti. Da parte nostra e dei lavoratori – aggiunge il leader della Uilm – c’è la massima disponibilità a valutare azioni finalizzate al miglioramento della qualità e dell’efficienza”.

In buona sostanza: più salario in cambio di maggiore produttività.

Tornando al Gruppo “Fincantieri ha assicurato – prosegue Palombella – che non ci sono problemi in nessuno dei cantieri italiani, pur non negando le difficoltà che l’azienda ha dovuto affrontare legate a motivi diversi. Non ci sono esuberi – ancora il segretario della Uilm – e anzi Fincantieri negli ultimi due anni e mezzo ha incrementato gli organici di 539 unità. L’azienda ritiene ora di poter guardare al futuro con buone prospettive, soprattutto alla luce degli ordini già acquisiti e che offrono garanzie di lavoro per gli anni a venire”.

Bono ha illustrato ai sindacati anche le modalità con cui lavora la cantieristica, con navi che sono sempre prototipi, mai nessuna uguale all’altra, per la cui realizzazione servono risorse finanziarie importanti che “rientrano” solo al momento della consegna.

Roma, 4 dicembre 2015
Ufficio Stampa Uilm

Vedi articolo