Fiat Sata; Panicali (Uilm): “Positiva l’intesa per Melfi”.

 

Fiat Sata; Panicali (Uilm): “Positiva l’intesa per Melfi; oggi le assemblee con i lavoratori; subito dopo un serio confronto con l’azienda in merito al recupero della produzione e delle giornate lavorative andate perse”.Dichiarazione di Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm 

“Questa mattina, alle ore 6.00, è ripreso il lavoro alla “Plastic Components”, alla “Sistemi sospensione” e nello stesso stabilimento della Sata di Melfi: i lavoratori delle prime due aziende dell’indotto Fiat avevano iniziato uno sciopero la scorsa settimana che aveva comportato un fermo nella produzione anche nel sito della casa torinese nel potentino che produce la Grande Punto”.
L’annuncio è di Eros Panicali, segretario nazionale e responsabile del settore automotoristico della Uilm che spiega i contenuti dell’intesa a cui sono giunti Confindustria e sindacati nel corso della notte presso la sede della giunta regionale della Basilicata: “13 lavoratori interinali della Plastic components il cui contratto era scaduto il 16 maggio scorso (e che non era stato rinnovato) saranno assunti in altre aziende del comprensorio. Due le condizioni poste dalla parte imprenditoriale: la ripresa immediata del lavoro e la disponibilita’ a recuperare la produzione perduta”.
E’ importante ricordare che 32 dipendenti della Sistemi sospensioni già nel pomeriggio di ieri avevano accettato di firmare il rinnovo del contratto, sempre per la durata di due mesi. I sindacati da oggi, ad ogni fine turno, terranno assemblee per discutere con i lavoratori l’intesa raggiunta con il consorzio Acm (che rappresenta le aziende dell’indotto) e la stessa Confindustria della Basilicata. “La Uilm- sottolinea ancora Panicali- lavorava da giorni a questo esito positivo ed, infatti, l’evoluzione della vertenza tiene conto delle esigenze occupazionali del territorio. Ora è importante che la Sata di Melfi, che ci ha  chiesto di recuperare la produzione andata persa in questi giorni (circa 7.000 automobili) accetti un serio confronto sindacale in cui si definiscano le modalità per realizzare anche il recupero delle giornate lavorative venute meno a partire, per esempio, dalla richiesta della cassa integrazione ordinaria”.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 4 giugno 2009