Fiat, Palombella (Uilm): Che su Mirafiori si tratti e non si riproponga il modello Pomigliano – Multimedia (intervista radiofonica del segretario generale della Uilm sulle frequenze di A.M.I.)–


 Venerdì il tavolo sullo stabilimento torinese

RASSEGNA STAMPA
Uilm Nazionale

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Fiat, Palombella (Uilm): Che su Mirafiori si tratti e non si riproponga il modello Pomigliano 

Il segretario dei metalmeccanici Uil dopo le parole di Marchionne in Usa: Non sia ingrato con i lavoratori

«Ci presenteremo al tavolo di venerdì su Mirafiori consapevoli che un’intesa già l’abbiamo realizzata. Mi auguro che l’azienda venga al tavolo con idee precise su modelli e investimenti. A quel punto si aprirà una trattativa dove l’azienda non deve presentarsi con la logica del “prendere e lasciare”». Così il segretario della Uilm Rocco Palombella (audio) esorta Marchionne a non riproporre ai sindacati un diktat come avvenne per Pomigliano. «Si deve avviare una fase diversa. Una fase di tranquillità e sicurezza per i lavoratori».

Marchionne ha detto che negli Usa si fanno fatti e in Italia si parla solo. Chi è che fa chiacchiere in Italia: il ceto politico, il governo o un certo sindacato?
Ma bisogna chiederlo a Marchionne. Noi stiamo continuando una trattativa negli interessi dei lavoratori e del gruppo industriale. Credo che le parole di Marchionne siano ingenerose, di sicuro verso la parte di sindacato più consistente che si è assunta la responsabilità di seguire le sorti dell’industria automobilistica. Sarebbe opportuno che Marchionne facesse nomi e cognomi senza fare di tutta l’erba un fascio. I lavoratori che stanno contribuendo a realizzare modelli e progetti di Fabbrica Italia devono ricevere segnali di considerazione e non di denigrazione. Questo fa male al sindacato come ai lavoratori. 

Ma lei sente la mancanza del governo, dell’amministrazione pubblica, nella vertenza Fiat?
L’assenza si è fatta sentire dall’inizio ed è molto, molto importante. In una vertenza fondamentale, che ridisegna i siti produttivi, i modelli, gli investimenti, una regia di governo sarebbe stata necessaria. È chiaro che adesso qualsiasi tentativo sarebbe sbagliato, ma inizialmente il governo doveva essere non solo presente ma avrebbe dovuto suggellare i passaggi sottoscritti. 

Adesso il tavolo sulle sorti di Mirafiori, quali aspettative avete e quali concessioni siete pronti a fare?

Ci presenteremo al tavolo di venerdì su Mirafiori consapevoli che una intesa già l’abbiamo realizzata. Mi auguro che l’azienda venga al tavolo con idee precise su modelli e investimenti. A quel punto si aprirà una trattativa dove l’azienda deve presentarsi non con una logica di “prendere e lasciare”. L’azienda deve essere consapevole che sì il modello Pomigliano è stato importante, ma su Mirafiori si deve avviare una fase diversa. Una fase di tranquillità e sicurezza per i lavoratori.

(alessandro di rienzo)2010-11-24 19:37:57

 Ufficio Stampa Uilm 
 Roma, 25 novembre 2010

l’intervista al Segretario Generale