“A febbraio verranno pagati in Fiat Chrysler Automobiles e in CNH Industrial i premi di stabilimento, sulla base dei risultati raggiunti nel corso del 2018 in termini di recuperi di efficienza e di implementazione del WCM. Dalla comunicazione effettuata oggi da parte delle direzioni aziendali, emerge che l’ammontare, variabile per sito e per livello di inquadramento, sarà pari a una media ponderata di oltre 1.250 euro in FCA e di circa 750 euro in CNH Industrial. Lo apprendiamo con soddisfazione poiché si tratta di cifre non solo rilevanti ma anche più alte di quelle degli anni scorsi, che attestano il buon lavoro che si sta facendo nelle fabbriche e che danno un giusto riconoscimento ai lavoratori”. Lo riferisce Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto.
“Andando più nello specifico – spiega Ficco – il settore che ha conseguito i risultati più brillanti è FCA Auto, con una media di erogazione di 1.320 euro e con alcune fabbriche che raggiungono il massimo percepibile, quali Pomigliano e Verrone con 1.580 euro. Altro aspetto molto importante è che tutte le realtà di CNHI e quasi tutte le realtà di FCA hanno raggiunto la soglia minima per il riconoscimento del premio, con l’unica per noi dolente eccezione di Magneti Marelli Napoli. Infine ricordiamo che queste cifre godranno del beneficio della così detta detassazione, vale a dire della sottoposizione a una aliquota agevolata del 10% in luogo di quella ordinaria del 27% o del 38% e delle addizionali comunali e regionali, e avranno quindi un impatto ancor più rilevante in busta paga”.
“A distanza di quattro anni – prosegue il sindacalista della Uilm – dall’accordo del 2015, siamo oramai in grado di valutarne l’impatto complessivo: nel 2018 la media dei premi di efficienza pagati fu di 1.170 euro in FCA e di 600 euro in CNHI, nel 2017 di 1.130 euro in FCA e di 825 euro in CNHI, nel 2016 di 990 euro in FCA e di 825 euro in CNHI. Peraltro è giusto ricordare che questo premio legato all’efficienza non è l’unico presente in FCA e in CNHI, ma si aggiunge al premio di redditività quadriennale anch’esso introdotto dall’accordo del 2015, che consiste in un anticipo di circa 330 euro annui e in un possibile saldo positivo da corrispondere a marzo 2019, nonché all’incentivo di produttività, pari a 0,85 euro per ogni ora di presenza effettiva”.
“Possiamo affermare con orgoglio – conclude Ficco – che la non facile intesa del 2015 ha avuto il merito di porre obiettivi condivisi fra impresa e lavoratori, al cui concreto raggiungimento è stato connesso un doveroso riconoscimento economico per le maestranze. L’accordo di rinnovo che ci proponiamo di raggiungere nel 2019 e per cui sono in corso serrate trattative dovrà in un certo senso completare lo sforzo fatto tre e mezzo anni fa, aggiornando quel sistema premiale e attribuendo congrui aumenti in paga base. Il Contratto collettivo specifico di Lavoro ha costituito e deve costituire uno strumento per garantire non solo tutela occupazionale e per offrire presupposti utili agli investimenti, ma per perseguire un modello di lavoro di qualità adeguatamente tutelato e retribuito”.
Ufficio stampa Uilm