Il settore degli elettrodomestici, uno dei comparti industriali storicamente più forti del nostro Paese, vive oggi una fase di grande incertezza. Le difficoltà di aziende come Beko ed Electrolux confermano la necessità di un intervento deciso da parte del Governo, capace di affrontare i nodi strutturali che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro e l’intero indotto.
BEKO, PRODUZIONE IN AFFANNO E CASSA INTEGRAZIONE OLTRE LE ATTESE
Il segretario nazionale Uilm del settore, Gianluca Ficco, ha denunciato l’aumento dell’utilizzo della cassa integrazione negli stabilimenti italiani di Beko, superiore alle previsioni, con conseguenze pesanti sia sui lavoratori che sui piani industriali sottoscritti con l’accordo del 14 aprile 2025.
“Chiediamo al Mimit – ha spiegato Ficco – di aiutarci a chiarire le ragioni profonde che stanno impedendo il raggiungimento degli obiettivi fissati e di convocare urgentemente il tavolo di monitoraggio”.
ELECTROLUX: PROROGATO IL CDS A CERRETO D’ESI, MA LE INCERTEZZE RESTANO
Anche Electrolux si trova in una situazione di forte instabilità. Dopo tre anni di cali, il mercato europeo ha mostrato un lieve assestamento nel 2025, ma i risultati economici del gruppo restano inferiori ai livelli pre-crisi.
Il sindacato ha espresso preoccupazione per i cali di produzione a Cerreto D’Esi e Susegana, per le prospettive di Forlì e per le difficoltà legate alla nuova piattaforma Iris a Solaro. Per lo stabilimento marchigiano si è reso necessario prorogare di 12 mesi il contratto di solidarietà, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali in tutto il gruppo continua a oscillare in modo significativo tra i diversi siti produttivi.
URGE UN TAVOLO DI SETTORE
La Uilm sottolinea che non bastano misure tampone. “La crisi di Electrolux e Beko – ha dichiarato Ficco – dimostra che serve un confronto più ampio sui fattori di competitività del nostro Paese. I costi energetici crescono senza controllo, mentre la concorrenza asiatica diventa ogni giorno più aggressiva”.
Per questo, oltre ai tavoli specifici su Beko ed Electrolux, la UILM ha chiesto al Mimit l’apertura immediata di un tavolo di settore sugli elettrodomestici. L’obiettivo è quello di avviare azioni di sistema capaci di rilanciare la produzione in Italia e garantire un futuro occupazionale a migliaia di lavoratori.
