Il 16 settembre 2025 si è svolto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy un incontro sulla vertenza Liberty Magona, alla presenza di Giampietro Castano per il Ministero, di Toker, CEO di Liberty Steel, e di Lino Iallorenzi, direttore dello stabilimento.
All’esterno, una folta delegazione di lavoratori ha manifestato la propria rabbia contro l’inaffidabilità del gruppo.
GLI OBIETTIVI DELL’INCONTRO
Il confronto aveva due obiettivi principali: la definizione di tempistiche certe per il pagamento degli stipendi e la chiarezza sullo stato della procedura di vendita.
Il Ministero ha riferito che, a seguito della lettera inviata dal Ministro, non è ancora pervenuta alcuna risposta ufficiale da parte del gruppo.
LE DICHIARAZIONI DI LIBERTY E IL RUOLO DI TRASTEEL
Sono state ribadite le lentezze di Liberty nella gestione della cessione, che rischiano di generare ulteriori incertezze. È stato inoltre evidenziato che un investitore — da quanto risulta Trasteel — ha confermato il proprio interesse a concludere positivamente l’acquisizione, anche attraverso un sostegno temporaneo alla produzione e alle forniture, così da mantenere in vita lo stabilimento.
Liberty ha dichiarato di voler procedere al pagamento degli stipendi entro il 25 settembre e si è detta disponibile a rimodulare l’accordo sulla cassa integrazione per favorire il pagamento diretto da parte dell’INPS.
LE TRE RICHIESTE DEL MINISTERO
Il Ministero ha ribadito tre richieste fondamentali:
- identificare un unico interlocutore per la trattativa;
- attivare tutte le procedure previste dalla legge senza ulteriori ritardi;
- definire un calendario stringente di incontri per monitorare lo stato di avanzamento.
L’azienda ha inoltre previsto che le retribuzioni dei mesi da settembre in avanti saranno pagate nelle date abituali.
LA POSIZIONE DEI SINDACATI
Fim, Fiom e Uilm hanno sottolineato la necessità di risposte rapide e concrete, chiedendo la sottoscrizione congiunta degli impegni da parte del Ministero, delle organizzazioni sindacali e di Liberty Magona, per garantire sia la tutela dei lavoratori sia la continuità industriale.
È stata fissata una nuova convocazione per l’8 ottobre alle ore 10.00. Nel frattempo, Ministero e parti sociali si impegneranno a fare il possibile per accelerare, tramite l’INPS, il pagamento della cassa integrazione.
IL NODO JSW
Nella stessa giornata, sempre presso il MIMIT, si è svolto anche un incontro di aggiornamento sulla vertenza JSW. Il gruppo indiano ha ribadito i consueti annunci, senza fornire elementi di novità sostanziali.
È stato stabilito che il 18 settembre si terrà un incontro tra i soggetti firmatari dell’Accordo di Programma, con l’obiettivo di condividere un nuovo testo. Il MIMIT si è impegnato a riconvocare il tavolo entro fine settembre qualora emergano sviluppi sull’Accordo di Programma, o in alternativa entro la prima decade di ottobre con le organizzazioni sindacali.
