Federmeccanica presenta la 174ª Indagine Congiunturale: lieve ripresa nel primo trimestre 2025

È stata pubblicata il 29 maggio scorso la 174ª edizione dell’Indagine Congiunturale di Federmeccanica, che fornisce un quadro dettagliato sull’andamento dell’industria metalmeccanica e meccatronica italiana nel primo trimestre del 2025. I dati evidenziano un settore ancora in forte difficoltà, con segnali di modesta ripresa ma anche persistenti criticità.

DATI SULLA PRODUZIONE
Nel primo periodo dell’anno, la produzione del settore ha registrato un aumento dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, confermando la difficoltà di un’industria che, su base tendenziale, mostra un calo del 5,8%. Questa percentuale rivela come, nonostante qualche miglioramento congiunturale, il settore sia ancora molto debole, con un saldo negativo più marcato rispetto all’industria nel suo insieme, che ha registrato una diminuzione del 3,4%.

EXPORT IN CRESCITA
L’export metalmeccanico e meccatronico resta positivo, crescendo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, le vendite ai mercati extra UE mostrano una crescita più consistente (+1,6%) rispetto a quelle verso i paesi dell’Unione Europea (+1,1%). Tra i principali sbocchi, la Germania si conferma come uno dei mercati più performanti (+7,1%), mentre gli Stati Uniti continuano a mostrare un trend negativo (-1,1%). Molte imprese si trovano a fronteggiare un panorama internazionale caratterizzato da nuove misure protezionistiche, che pongono seri rischi di perdita di quote di mercato e di aumento della pressione competitiva.

IMPRESE IN PRIMA LINEA
Le aziende sono molto preoccupate per le conseguenze delle nuove misure protezionistiche adottate da vari paesi. L’80% teme impatti negativi come la perdita di quote di export, difficoltà nelle catene di approvvigionamento e maggior pressione competitiva sul mercato europeo. Quasi il 60% delle imprese sta considerando di diversificare le proprie destinazioni di export per fronteggiare le eventuali difficoltà future.

ORDINI E ASPETTATIVE
Il 28% delle imprese segnala una diminuzione del portafoglio ordini, mentre il 55% si aspetta una stabilità nei volumi produttivi nei prossimi mesi, con il 26% che prevede un aumento e il 19% una diminuzione. La liquidità aziendale si mostra in calo: il 12% delle imprese valuta la propria situazione come “cattiva o pessima”. Per quanto concerne l’occupazione, il 19% delle aziende prevede di ridurre la forza lavoro, un dato in crescita rispetto al finale dell’anno scorso.

INCENTIVI
Il 68% delle imprese dichiara di non voler usufruire degli incentivi del “Piano Transizione 5.0”, ritenendoli non sufficientemente rispondenti alle proprie esigenze operative e di sviluppo.

IL COMMENTO DI PALOMBELLA
Il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sottolinea l’importanza di rinnovare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). In una fase di forte incertezza e sfide globali, il nuovo CCNL può rappresentare uno strumento fondamentale per dare nuova linfa e rinnovato slancio al settore, puntando maggiormente sui lavoratori e valorizzando il contributo di ognuno. Solo attraverso il rinnovo di un buon contratto, con più salario e meno orario, il settore metalmeccanico potrà affrontare le sfide del presente e del prossimo futuro, sostenendo crescita, competitività e coesione sociale.

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