Nonostante l’avanzare delle settimane, non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale da parte di Federmeccanica e Assistal riguardo alla ripresa del tavolo per il rinnovo del CCNL. È ormai chiaro che le parti datoriali non intendono riaprire il negoziato prima dell’elezione del nuovo Presidente, prevista per il 10 luglio. Un atto che dimostra la totale mancanza di volontà di dialogo.
La Uilm, insieme a Fim e Fiom, continueranno a insistere affinché si riprenda immediatamente la trattativa evitando ulteriori perdite di tempo che rischiano di compromettere la tutela dei lavoratori e del settore.
AVANTI CON LO SCIOPERO
Come deciso nell’Assemblea di Bologna del 20 maggio scorso, Fim Fiom e Uilm hanno proclamato 8 ore di sciopero con manifestazioni regionali, programmate per il 20 giugno. Questa mobilitazione si inserisce in un percorso di protesta che, dall’inizio di quest’anno, ha già visto 32 ore di sciopero, articolate attraverso azioni nelle aziende e manifestazioni di piazza, tutte tese a dare voce alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori.
IL SOSTEGNO DEI COMUNI
Il sostegno all’iniziativa da parte delle amministrazioni comunali e regionali sta crescendo: molti Comuni hanno approvato ordini del giorno e mozioni a sostegno del rinnovo del CCNL, chiedendo anche ai Governi locali di intervenire presso Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi per riavviare il confronto. Tra le città più coinvolte ci sono Bologna, Torino, Reggio Emilia e Roma, e nelle ultime settimane sono stati presentati ordini del giorno anche al Consiglio comunale di Padova, Sesto Fiorentino e in Regione Lazio.
CRISI INDUSTRIALI
La mobilitazione dei metalmeccanici è un segnale forte delle difficoltà che attraversa il settore, aggravate da crisi industriali e dalla difficile congiuntura economica. In questo contesto, la richiesta di un rinnovo contrattuale che migliori salari, welfare e condizioni di lavoro assume ancora più importanza. Le categorie chiedono maggiori tutele su salute e sicurezza, specie negli appalti, riduzione dell’orario di lavoro e un’estensione delle tutele contrattuali in una fase di crescente precarietà.
Le parti politiche e le istituzioni locali hanno dimostrato la loro vicinanza, sottolineando come sia fondamentale un accordo rapido che tenga conto delle istanze dei lavoratori. Il rischio di ulteriori blocchi e ritardi nel negoziato rappresenta un ostacolo per la ripresa industriale e per la tutela dei diritti dei dipendenti.
I METALMECCANICI NON SI ARRENDONO
La Uilm rinnova l’appello a Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi affinché si aprano urgentemente le trattative su una piattaforma condivisa, per rispettare gli impegni assunti e garantire un futuro più giusto e stabile per i lavoratori del settore.