di Loretta Tani
In un Paese dove ancora molte famiglie fanno i conti con le difficoltà lasciate dalla pandemia, e dove trovare un lavoro stabile può sembrare un traguardo lontano, arrivano nuove misure pensate per offrire opportunità a chi cerca occupazione. Il Governo ha infatti introdotto, attraverso il Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024) e il Decreto Ministeriale del 27 febbraio 2025, una serie di incentivi rivolti ai datori di lavoro che assumono giovani under 35 e donne in condizioni di svantaggio.
Dopo l’approvazione della Commissione Europea del 31 gennaio 2025, le misure entrano ufficialmente in vigore. Ecco cosa c’è da sapere:
Obiettivi dei nuovi incentivi
Le nuove agevolazioni si inseriscono in una strategia più ampia che punta a:
- Incentivare l’assunzione a tempo indeterminato dei giovani che non hanno mai avuto un contratto stabile;
- Favorire l’occupazione femminile, in particolare nelle aree a maggiore disparità di genere;
- Promuovere la crescita occupazionale nelle Zone Economiche Speciali (ZES Unica), che comprendono tutte le regioni del Mezzogiorno.
Bonus Assunzioni Giovani Under 35
Come chiarito dalla Circolare INPS n. 90 del 12 maggio 2025, (https://urly.it/319z85) il bonus per i giovani riguarda le assunzioni a tempo indeterminato di under 35 che non abbiano mai avuto un lavoro stabile.
Caratteristiche principali:
- Esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro;
- Durata dell’incentivo: 24 mesi;
- Importo massimo: 500 euro al mese, che salgono a 650 euro per le assunzioni effettuate in sedi aziendali situate nelle regioni della ZES Unica (Sud Italia).
Bonus Donne 2025
Regolato dalla Circolare INPS n. 91 del 12 maggio 2025 (https://urly.it/319z8c), il bonus per le donne punta a colmare il gap occupazionale di genere, offrendo vantaggi economici per le assunzioni stabili.
Destinatarie del bonus:
- Donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nella ZES Unica;
- Donne disoccupate da oltre 24 mesi, ovunque residenti;
- Donne disoccupate da almeno 6 mesi e residenti in aree ad alta disparità di genere (elenco aggiornato con Decreto n. 3217/2024).
Vantaggi per le aziende:
- Esonero contributivo totale per 24 mesi;
- Importo massimo mensile: 650 euro per ciascun contratto a tempo indeterminato.
Requisiti, limiti e cumulabilità
Le agevolazioni si applicano solo ai contratti a tempo indeterminato. Restano escluse:
- Le assunzioni con contratti di apprendistato;
- Il lavoro domestico;
- Il lavoro dirigenziale.
Le nuove assunzioni devono inoltre generare un incremento netto dell’occupazione rispetto alla media dei 12 mesi precedenti.
Non è prevista cumulabilità con altri incentivi contributivi, ad eccezione delle agevolazioni fiscali introdotte dal D.Lgs. n. 216/2023, come la cosiddetta “super deduzione” fino al 30% del costo del lavoro.
Il ruolo della ZES Unica
Le regioni del Sud – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna – sono al centro del piano di rilancio, grazie alla ZES Unica. Le imprese situate in queste aree possono accedere a incentivi maggiorati, con l’obiettivo di attrarre investimenti e stimolare l’occupazione locale.
Le risorse stanziate ammontano a:
- 107,3 milioni di euro per il 2025;
- 208,2 milioni di euro per il 2026;
- 115,7 milioni di euro per il 2027.
Il commento del sindacato: bene, ma non basta
Sul tema è intervenuta anche la segretaria confederale della UIL, Ivana Veronese, che ha accolto con favore l’operatività dei bonus, ma ha sollevato alcune criticità:
“Auspichiamo che tali incentivi possano dare i risultati sperati, per aumentare l’occupazione giovanile e femminile, che restano il vero tallone d’Achille del nostro mercato del lavoro. Ma trattandosi di misure ‘una tantum’ e non strutturali, abbiamo più di qualche dubbio che possano dare certezze al sistema produttivo.”
Veronese ha inoltre ribadito la necessità di un sistema di incentivi stabile e condizionato al rispetto dei contratti collettivi nazionali e delle norme su salute e sicurezza sul lavoro.
I nuovi incentivi 2025 non sono solo cifre o misure tecniche: rappresentano una speranza concreta per migliaia di giovani e donne che, fino ad oggi, hanno visto nel lavoro stabile un traguardo lontano o irraggiungibile. In particolare nel Mezzogiorno, dove spesso talento e potenzialità si scontrano con mancanza di opportunità, queste agevolazioni possono accendere una scintilla di cambiamento.
Ma perché questa scintilla diventi un fuoco duraturo, è fondamentale che istituzioni, imprese e società civile camminino insieme. Servono politiche lungimiranti, ma anche scelte etiche e responsabili da parte di chi assume. Offrire un contratto a tempo indeterminato non è solo un gesto economico: è un atto di fiducia, un investimento nella dignità e nel futuro delle persone.
Il vero successo di queste misure si misurerà non solo nei numeri, ma nelle storie di chi, grazie a un’opportunità, potrà finalmente iniziare a costruire il proprio domani.
La domanda di ammissione alle agevolazioni è disponibile sul modulo on-line del sito INPS dal 16 maggio 2025.