CCNL: continua la mobilitazione e cresce il sostegno della politica

Nel clima sempre più teso delle relazioni industriali, le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno interrotto le relazioni sindacali con Federmeccanica e Assistal e con Unionmeccanica e Confapi a causa dell’atteggiamento di chiusura da parte di queste organizzazioni. Questa decisione, che fa seguito alle mobilitazioni intraprese nei mesi scorsi, rappresenta un passo necessario per sottolineare l’importanza cruciale della riapertura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Martedì 20 maggio alle ore 9:30 a partire dalle 10.00 si terrà a Bologna l’Assemblea nazionale di oltre mille delegate e dei delegati di Fim Fiom Uilm provenienti da tutta Italia. La riuscita degli scioperi nazionali unitari dei metalmeccanici rafforza le ragioni alla base delle rivendicazioni di Fim Fiom Uilm, a partire dalla piattaforma sindacale presentata. L’Assemblea nazionale sarà l’occasione per discutere e valutare lo stato delle vertenze per i rinnovi dei Ccnl e, in assenza di novità e della ripresa delle trattative, rilanciare la mobilitazione della categoria.

DETERMINATI A PROSEGUIRE
Consapevoli della necessità di una risposta forte e unitaria, il blocco degli straordinari e delle flessibilità, insieme alla sospensione della condivisione sugli aspetti normativi, salvo gli ammortizzatori sociali, testimoniano la determinazione nel perseguire un dialogo costruttivo. È imperativo che le aziende associate comprendano l’origine delle attuali difficoltà e disagi, attribuita esclusivamente alla controparte datoriale, che ha scelto di disertare i canoni di normali relazioni industriali.

IL CASO BAKER HUGHES
Significativo è il ruolo del Gruppo Nuovo Pignone BakerHughes, che con 6.580 addetti diretti e 7 stabilimenti in Italia, coinvolgendo oltre 1.300 aziende dell’indotto per un totale di oltre 40mila dipendenti, ha chiesto ufficialmente a Federmeccanica di riavviare il confronto negoziale. Il gruppo ha sottolineato, attraverso un verbale d’incontro con le organizzazioni sindacali, la necessità di un sistema di relazioni industriali corretto e rispettoso, specialmente in un momento di grandi trasformazioni tecnologiche, economiche e ambientali.

IL SOSTEGNO POLITICO
Il sostegno politico emerso dall’incontro con i leader del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, dell’Alleanza Verdi e Sinistra, guidati rispettivamente da Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, rafforza ulteriormente la causa del sindacato metalmeccanico.
Questi leader hanno espresso non solo solidarietà, ma anche un chiaro interesse nel promuovere un accordo che riguarda oltre 1,5 milioni di lavoratori in un settore vitale della manifattura italiana.
La richiesta del rinnovo contrattuale non è solo una questione salariale. Si tratta di garantire un futuro industriale sostenibile per l’Italia, riconoscendo il valore dei lavoratori metalmeccanici e l’importanza della loro partecipazione attiva nello sviluppo del Paese. Le forze politiche devono cogliere l’appello che giunge dalle fabbriche e unirsi nella lotta per riprendere confronto e dialogo sulla piattaforma proposta.

LA MOBILITAZIONE CONTINUA
Come affermato dai Segretari generali di Fim Fiom Uilm Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, fintanto che non si raggiungerà un accordo equo e condiviso, la mobilitazione e lo sciopero continueranno. La Uilm, insieme ai colleghi di Fim e Fiom, non si fermerà fino a quando i diritti e le legittime aspettative dei lavoratori non saranno pienamente rispettati. Si continua a lottare insieme per un contratto che rispetti la dignità e il contributo insostituibile dei metalmeccanici italiani.

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