Contratto: altre 8 ore di sciopero a febbraio se Federmeccanica e Assistal non riaprono la trattativa

Si è conclusa il 15 gennaio la mobilitazione in tutte le fabbriche metalmeccaniche dopo la rottura con Federmeccanica e Assistal di metà novembre. Sono stati due mesi intensi di assemblee, scioperi articolati, presidi che hanno visto un’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con interruzione di ogni forma di flessibilità. Tuttavia Federmeccanica e Assistal fino a oggi non hanno rispettato lavoratori e sindacati presentando un’inedita e inaccettabile ‘contropiattaforma’. Ecco perché i leader di Fim Fiom Uilm hanno dichiarato ulteriori 8 ore di sciopero a febbraio.

SITUAZIONE GRAVE
In questo contesto economico, sociale e geopolitico – si legge in una nota unitaria – chi blocca la trattativa si assume la responsabilità di aggravare la situazione dei lavoratori dell’industria. L’obiettivo della mobilitazione è sempre stato quello di una ripresa del confronto sulla piattaforma presentata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici per assicurare una rapida conclusione della trattativa per il rinnovo CCNL. Per queste ragioni, in assenza della convocazione per ripresa del confronto entro la fine di gennaio, a partire dal primo febbraio al fine di dare continuità in modo incisivo alla mobilitazione sono proclamate ulteriori 8 ore di sciopero da effettuarsi entro la fine del medesimo mese. Le iniziative saranno decise e articolate a livello territoriale e aziendale. Continua ad essere confermato il blocco di ogni forma di flessibilità e straordinari.

SEGNALE DAI LAVORATORI
“L’alta adesione dei lavoratori metalmeccanici alle prime otto ore di sciopero indette in tutta Italia, con punte fino al 90%, dopo la rottura della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale, manda un segnale forte e chiaro a Federmeccanica e Assistal: riconvocate il tavolo e avviate una discussione seria e senza pregiudizi, a partire dal ritiro di una contropiattaforma irricevibile che è stata presentata negli ultimi incontri” dice Rocco Palombella, Segretario generale della Uilm.
“I lavoratori hanno capito il momento – aggiunge – e hanno partecipato in massa perché sono a rischio i diritti e le tutele di tutti. Questo ci dà forza, ci carica di ulteriore responsabilità e ci dice che gli undici punti della nostra piattaforma sono giusti e che rispondono ai loro reali bisogni. I lavoratori, il sistema industriale e il Paese hanno bisogno di avere risposte concrete e positive per affrontare il futuro e non di posizioni di retroguardia”.

AFFRONTARE LE SFIDE
“Abbiamo di fronte sfide epocali – aggiunge Palombella – e dobbiamo prevedere ogni strumento per vincerle, a partire dagli aumenti salariali, la riduzione dell’orario di lavoro e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Senza questo non ci sarà una ripresa dei consumi e un rilancio del settore industriale italiano. Siamo di fronte a un bivio storico e noi metalmeccanici, come abbiamo fatto in passato, dobbiamo fare da apripista e indicare la giusta direzione. Se non arriveranno le giuste risposte da Federmeccanica e Assistal – conclude – continueremo la nostra mobilitazione”.

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