Assemblea Nazionale Uilm: ripensare il futuro del settore metalmeccanico con più salario e meno orario

Si è svolta nei giorni 2 e 3 ottobre 2024 a Firenze, presso il Palazzo dei Congressi, l’Assemblea nazionale della Uilm. È stato un momento di confronto importante divenuto un appuntamento fisso per discutere dei temi che attengono al mondo del lavoro e dell’industria. Presenti ai lavori, oltre ai 1300 delegati e delegate da tutta Italia, anche la segreteria della Uil, i segretari generali di categoria, i segretari regionali e i responsabili dei servizi.
A dare il via al dibattito, dopo i saluti istituzionali, è stato il Segretario generale della Uilm Rocco Palombella, che ha illustrato la relazione condivisa con tutta la Segreteria nazionale. Le conclusioni della prima giornata sono state affidate a Emanuele Ronzoni, Segretario organizzativo Uil.
“In un momento in cui il nostro settore sta affrontando cambiamenti epocali, come quelli della transizione ecologica e digitale e dell’Intelligenza Artificiale – ha spiegato il Leader dei metalmeccanici – è urgente ripensare e reinventare il nostro approccio al lavoro perciò l’Assemblea si è concentrata su tre argomenti, che abbiamo già affrontato nelle nostre iniziative e che adesso rappresentano le sfide epocali per il nostro futuro: la transizione ecologica e digitale, l’intelligenza artificiale e i rinnovi contrattuali”.

TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE
Il tema della transizione ecologica e digitale, che oggi colpisce maggiormente il settore automotive, ha preoccupato fortemente fin da subito poiché da una parte c’era la decisione dell’Unione europea, condivisa dall’Italia e da tutti gli altri Stati membri, dello stop al motore endotermico entro il 2035 e dall’altra la decisione immediata assunta da Stellantis di anticipare l’obiettivo al 2030. Nel mezzo 120mila lavoratori a rischio solo nel settore dell’auto e un quadro generale drammatico risultante anche dal documento condiviso con Federmeccanica e inviato al Governo Draghi.
In questi due anni i pochi risultati ottenuti, come il rinvio dell’Euro 7 e l’allargamento ai carburanti sintetici, sono stati positivi ma insufficienti e nella confusione totale si è generato lo stop di progetti già avviati sull’elettrico, come la produzione di nuovi modelli e la Gigafactory a Termoli.
La Uilm ha chiesto politiche industriali concrete e strutturali per recuperare il terreno perso e vincere questa sfida epocale, ma la produzione delle auto risulta quasi ferma da mesi, nessun progetto per la rete elettrica è stato attuato, non è previsto nessun investimento a breve di Stellantis per nuovi modelli e piuttosto ci sarà il rinvio nei prossimi anni di quelli previsti.
Se ancora non bastasse, registriamo un ricorso record alla cassa integrazione e azioni violente e inaccettabili nei confronti dei lavoratori della logistica, dei servizi e degli appalti, pertanto per l’Assemblea non c’è più tempo da perdere e il 18 ottobre sarà sciopero generale.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Nel corso di quest’anno, il tema dell’intelligenza artificiale è diventato sempre più centrale nel dibattito socio politico e nel mondo del lavoro registriamo opportunità ma anche rischi.
Dal primo agosto è in vigore il primo regolamento europeo che pone delle garanzie per i sistemi di intelligenza artificiale usati per finalità generali e delimita e vieta l’uso che potrebbe mettere a rischio la sicurezza e i diritti fondamentali dei cittadini.
Per l’Assemblea, la tecnologia può e deve essere uno strumento utile per ridurre l’orario lavorativo e migliorare la vita delle persone ma va applicata in modo corretto e governata.

CCNL
La Uilm ha voluto continuare a utilizzare i rinnovi contrattuali per far crescere i salari accorciando l’inaccettabile divario con gli altri lavoratori europei e recuperando almeno in parte il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione.
“Sul rinnovo del CCNL – ha spiegato Palombella – chiediamo a Federmeccanica e Assistal il 14% di incremento salariale pari a 280 euro nel triennio 2024-2027, a fronte di una inflazione programmata del 7%. Secondo i dati Istat, in Italia negli ultimi tre anni i prezzi al consumo sono aumentati del 17,3%, mentre le retribuzioni contrattuali sono cresciute del 4,7%. Quindi abbiamo perso oltre il 12% del potere d’acquisto! Il tema salariale, mai come in questo momento, è una priorità”. “L’orario – aggiunge – rappresenta, insieme al salario, l’elemento fondamentale per rendere il lavoro sicuro, giusto e dignitoso. I tempi di lavoro sono fondamentali per i lavoratori, per le imprese e per la società. È arrivato il momento di ridurre l’orario di lavoro settimanale a 35 ore a parità di salario per affrontare le transizioni ecologiche e digitali, per risolvere le crisi industriali, per attrarre le nuove generazioni, per bilanciare vita e lavoro”.

NO AI CONTRATTI PIRATA
L’Assemblea ha ribadito che i contratti nazionali vadano difesi dicendo NO ai contratti pirata che tolgono diritti e salario ai lavoratori ritenendo grave la presenza della Ministra del Lavoro alla presentazione del contratto pirata Confimi-Confsal.
Le richieste della Uilm si basano, da un lato, sull’applicazione ancora incompleta del nuovo inquadramento professionale e, dall’altro, sul recupero del potere d’acquisto eroso dall’alta inflazione e dall’eccessiva tassazione.
“Più salario e meno orario” non è solo uno slogan, poiché mai come oggi il tema salariale è una priorità e l’orario rappresenta, insieme al salario, l’altro elemento fondamentale per rendere il lavoro sicuro, giusto e dignitoso.

CRISI INDUSTRIALI
A oggi in Italia abbiamo oltre 100mila lavoratori coinvolti in crisi, un aumento di quasi 20mila rispetto alla fine dello scorso anno e i tavoli aperti al MIMIT sono 59. I settori maggiormente coinvolti sono: l’automotive, la siderurgia, l’elettrodomestico e le telecomunicazioni.
“Un quadro allarmante che abbiamo più volte denunciato – ha detto Palombella – nel silenzio totale della politica. Nel 2023 Stellantis ha prodotto in Italia 752mila tra auto e veicoli commerciali, quest’anno ne produrrà meno di 500mila, segnando il minimo storico: siamo tornati nel 1957, a 70 anni fa. Altro che il milione richiesto dal Ministro! Il 18 ottobre – conclude Palombella – ci sarà lo sciopero generale, non accadeva da oltre 40 anni. Migliaia di lavoratori di Stellantis, delle aziende dell’indotto e della componentistica saranno a Roma per manifestare insieme a noi e bloccare questa deriva pericolosa”.
L’Assemblea, arricchita dalle conclusioni del Segretario Generale della UIL PierPaolo Bombardieri, è stata occasione di bilancio sull’anno trascorso, ha individuato una strategia e delle iniziative da mettere in campo per tutelare al meglio i lavoratori e i cittadini. Mai come in questo momento c’è bisogno di un sindacato come il nostro in grado di arrestare una deriva sociale.

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